Un esemplare del treno per pendolari Vivalto consegnato in affitto da Trenitalia a Trenord è stato festeggiato ieri in Stazione Centrale da un gruppo di autorità del massimo livello: il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore alle infrastrutture e trasporti Claudia Terzi, Gianfranco Battisti, ad del gruppo Ferrovie dello Stato e Orazio Iacono, ad di Trenitalia, Andrea Gibelli, presidente di Ferrovie Nord Milano e Marco Piuri, ad di Trenord. Quesito: perchè tante personalità per l'arrivo di un treno non nuovo (9 anni, non proprio fiammante), dodicesimo di una serie di 49, cioè né il primo né l'ultimo? Ufficialmente si è voluto celebrare il completamento della prima fase di consegne, avvenute addirittura in anticipo sulla tabella di marcia.
Le impressioni più di sostanza sono però altre due: i gruppi ferroviari dello Stato e della Lombardia hanno voluto sottolineare la massima intesa che li unisce nelle strategie in Regione, dopo tempi in cui era parso che si guardassero con una certa rigidità reciproca. In secondo luogo l'aspetto forse preminente le FS oggi impegnate in prima persona nella soluzione dell' «affaire» Alitalia, hanno una forte necessità di rassicurare i pendolari, di far vedere che l'attività principale resta sempre il trasporto ferroviario e che altre tematiche non vanno a scalfire quel servizio pubblico che è ragion stessa dell'esistenza delle Fs.
Se questo era lo scopo, ci si è riusciti. Al Vivalto, treno tipico del trasporto regionale, sono state riservate ieri le attenzioni finora rivolte ai nuovi Frecciarossa, quelli sì fiammanti, con un upgrade persino un po' sospetto. Alla prima tranche di 14 treni seguirà dai prossimi mesi la consegna di ulteriori 35 convogli, progressivamente messi a disposizione di Trenord. Di questi, i primi 20 treni saranno consegnati da Trenitalia fra giugno e dicembre 2019. Altri 10 treni di ultima generazione cinque Rock e cinque Pop arriveranno in Lombardia a partire da luglio 2019 e, infine, ulteriori 5 Pop nei primi mesi del 2020.
I treni regionali Rock e Pop, in costruzione negli stabilimenti italiani di Hitachi e Alstom, fanno parte della maxicommessa-record di Trenitalia; si tratta ha detto Orazio Iacono di treni regionali considerati i migliori in Europa, grazie soprattutto alle caratteristiche dell'accelerazione che permettono di rendere più efficienti i tratti metropolitani. Saranno, dunque, complessivamente 49 i treni che, in un periodo medio-breve, Trenitalia metterà a disposizione di Trenord: come ha ricordato ieri l'ad di Fs Gianfranco Battisti, la rete regionale lombarda, prima in Italia, «vale» per dimensioni tre volte quella del Lazio.
Il trasferimento dei treni da Trenitalia a Trenord è frutto di un accordo del 31 agosto scorso che ieri è stato molto elogiato da tutti i relatori, e lo stesso presidente Fontana ha sottolineato il rapporto positivo con Fs. Ora l'obbiettivo, ricordato da Andrea Gibelli, è quello di guardare al 2020 «anno in cui il servizio sarà all'altezza delle aspettative degli utenti».
Da quella data arriveranno i 161 treni regionali già ordinati che permetteranno il radicale rinnovamento della flotta, che oggi in buona parte ha un'età media di 32 anni. E' stato anche ricordato che entro fine febbraio cominceranno, con l'apporto di Rfi, gli approfondimenti per interventi sulla rete, causa frequente di ritardi e soppressioni.
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