Cronaca locale

«Tripadvisor? Ora scrivo io sui clienti da incubo»

Un ristoratore milanese pubblica un pamphlet con le recensioni bugiarde: «Adesso basta...»

Marta Calcagno Baldini

Nell'era spietata di talent show come «Cucine da incubo» parliamo anche dei clienti che possono risultare a dir poco indigesti. Non siamo davanti al grande, di nome e di sostanza, Antonino Cannavacciuolo e al suo programma, ma a Massimo Sottili, milanese, 55 anni, architetto e pittore oltre che proprietario e gestore del Galeria Antica Trattoria, il ristorante rustico di cucina rigorosamente milanese in via Corelli 27, all'Ortica. Stanco di clienti che su Tripadvisor «non solo capiscono il nulla di ristoranti, ma anche di recensioni» si è levato non pochi sassolini dalle scarpe grazie a Ossignur,l'è arivà Il gourmet dei poaret'! («il buongustaio dei poveretti»), la prima antologia di recensioni «diversamente critiche» scritte dai «clienti da dimenticare, che regalo agli avventori che mi sono simpatici». Se il locale è «tappa obbligata» per la maggior parte di chi commenta online «che tu sia un giargianel (uno che vive fuori Milano n.d.r.) o no» (non a caso proprio Trip Advisor ha dato al Galeria il Certificato di Eccellenza ogni anno dal 2012 al '19) c'è, per alcuni, qualche nota dolente. Sia chiaro: «Se le osservazioni sono poste in modo educato e costruttivo sono il primo ad accoglierle -dice Massimo al Giornale-. Il mio è un grido di battaglia contro l'ignoranza crassa che domina, contro la maleducazione e l'assenza totale di senso civico». E quindi, nell'ottantina di pagine del libro si trova il «campionario di recensioni dei clienti da incubo». Si parte con due giudizi di due giovani dello stesso gruppo e serata. «Scrivono: vino pessimo, pasta scotta, prezzo decisamente esagerato per il cibo servito e la tipologia del locale. La verità è che questi due avventori erano in un gruppo di 32 ragazzi che si è presentato con un ritardo di un'ora e mezza dopo la prenotazione, a cucina già chiusa e che viene riaperta per loro. Si sono permessi di criticare, con insulti, danni in bagno e tentativi di fuga senza pagare, un conto di 36 euro a persona per antipasti, primi, secondi, dolci, caffè e ammazzacaffè». La serata si è risolta con l'arrivo di 4 volanti che hanno ristabilito l'ordine e soprattutto le ragioni e i torti. «Quando i gruppi hanno 24-25 anni sono il peggio: bevono tantissimo, senza capire che vini hanno nel bicchiere, e creano veri e propri danni». Da casi limite come questo, a osservazioni che diventano un grande classico come la critica perché gli amari non sono stati offerti alla tavolata. Non mancano i giudizi paradossali, il salame era un salame normalissimo, o chi fa il bis di primi e poi dice che non erano niente di speciale. Lui risponde a tutti: «Questo nuovo uso dei pareri su internet è un'arma in mano a chiunque.

Un giornalista prima di parlare si documenta, studia, fa esperienza: cerco di far capire alla gente che scrivere un'opinione ragionata e una critica utile è un conto, parlare in modo ignorante e insensato un altro».

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