Troppa folla per don Bosco. E così la Messa di questa sera, che concluderà il pellegrinaggio milanese delle reliquie del santo dei giovani, è stata spostata in Duomo. Sarà qui, e non in sant'Ambrogio, che il cardinale Angelo Scola celebrerà alle 21 l'Eucaristia. Oltre trentamila persone hanno già accompagnato le tappe milanesi del passaggio dell'urna di don Bosco, che contiene la copia del corpo in resina e gesso e le reliquie della mano. Le reliquie hanno già fatto il giro del mondo, in avvicinamento al bicentenario della nascita del santo, nato nel 1815. Una fiaccolata da sant'Ambrogio al Duomo partirà alle 20 dall'ingresso di largo Gemelli della basilica per arrivare in cattedrale alle 21.
Ieri l'urna di don Bosco ha visitato l'istituto penale minorile Cesare Beccaria, dove il cardinale Dionigi Tettamanzi ha celebrato la Messa e battezzato due giovani detenuti. Il carcere è stato un luogo privilegiato della missione di don Bosco, che nella sua Torino visitava i ragazzi sbandati finiti dietro le sbarre e si prendeva cura di loro. «Don Bosco ci insegna ad avere fiducia in noi stessi, nei talenti che Dio ci ha stampato nel cuore» ha detto tra l'altro Tettamanzi.
Milano è stata molto importante per don Bosco. Il sacerdote ha visitato diverse volte la città. A ricordarlo, c'è anche una lapide in Curia che sottolinea il legame con il vescovo milanese, Luigi Nazari di Calabiana, che don Bosco incontrò nel settembre del 1886.
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