Ha chiesto aiuto ai vigili per salvare la propria bambina da un destino già segnato che la vedeva ladra come i suoi parenti. La donna si è ribellata agli aguzzini per conto dei quali aveva rubato per tutta la vita, versando loro dai 1.000 ai 1.500 euro al giorno. Quando hanno minacciato di portarle via la figlia di 11 anni per insegnarle a borseggiare a Parigi, la 35enne croata ha rotto le catene che la imprigionavano.
La donna dopo essersi rifiutata di cedere la bambina ha denunciato i suoi sfruttatori agli agenti dell'Unità reati predatori della polizia locale, comandata da Marco Ciacci. Tre uomini anche loro di origine croata e tutti parenti (C.O. e C.V. di 30 e 32 anni e C.M. di 40) sono stati denunciati per i reati di estorsione aggravata, lesioni gravissime e tentato sequestro di minorenne. L'indagine è partita dopo l'ennesimo fermo della donna, H.A.
Gli agenti, che la conoscevano bene per averla fermata diverse volte per borseggio, hanno capito che c'era qualcosa di nuovo: la donna infatti ha chiesto aiuto, dichiarando di essere vittima di sfruttamento da parte di tre uomini che, sotto minaccia di ritorsioni nei confronti del marito e della figlia piccola, la costringevano a dare loro ogni giorno dai 1.000 ai 1.500 euro frutto dei furti. Le richieste di denaro si facevano sempre più pesanti, finché gli sfruttatori hanno preteso dalla 35enne che consegnasse la bambina. Doveva essere avviata anche lei all'attività di borseggiatrice, a Parigi. A questo punto, secondo la testimonianza raccolta dagli agenti, la donna si è rifiutata di cedere alle minacce e ha smesso di consegnare il denaro. Per ritorsione gli estorsori hanno tentato di portare via la bambina con la forza. I genitori l'hanno fatta rifugiare in un bar e poi il padre, un 38enne croato, è stato aggredito brutalmente.
Nel pestaggio è stato sfregiato al volto e ha riportato gravissime lesioni con la rottura della mascella.
Dopo aver raccolto la denuncia della madre, i vigili dell'unità specializzata hanno indagato cercando testimonianze e acquisendo le immagini di una telecamera presente sul posto dell'aggressione, fino alla denuncia dei tre aguzzini.
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