Turisti di Expo scambiati per profughi

L'incredibile equivoco che corre sui social network. Ma il sindaco leghista di Cologno ha assicurato tutti: "Noi non accettiamo clandestini, ma quelli erano solo semplici turisti"

Turisti di Expo scambiati per profughi

Basta poco, sui social, per far partire una rivolta. Anche se alla base di tutto c'è solo un incredibile equivoco. È successo a Cologno Monzese (Milano), uno dei comuni lombardi che vede arrivare numerosi turisti per visitare l'Expo.

Ieri si era diffusa la voce che stesse arrivando un pullman "carico di africani". Una quindicina di profughi in città che sarebbero dovuti andare a finire in un albergo. In realtà, lo stesso sindaco Angelo Rocchi, leghista e che sul tema immigrazione ha fondato la sua campagna elettorale, ha smentito la notizia, scrivendo su Facebook: "La deformazione della realtà che ho visto in atto è una vergogna e un pericolo, attenzione tutti, di qualunque matrice politica: nero non equivale a clandestino".

"Tali voci sono totalmente false - ha scritto il sindaco - Verifiche tempestivamente effettuate con la proprietà della struttura ricettiva, i carabinieri e la polizia locale, hanno permesso di appurare senza dubbio che l'albergo ospita, in questi giorni, esclusivamente clienti paganti privati, del tutto regolari".

"Per motivi di tutela della privacy, posso aggiungere solo che le voci comparse su Facebook - ha concluso - sono frutto di un clamoroso equivoco che deriva, con tutta probabilità, da semplicistiche ed ottuse associazioni di idee sull'aspetto fisico delle persone".

Insomma, solo un equivoco.

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