Tutti in strada per fermare il taglio degli alberi

Tutti in strada per fermare il taglio degli alberi

Tagli a tutto spiano. Non solo nei bilanci ma per le strade, nei parchi, fino al cuore di Milano. Primo caso: l'Amministrazione comunale del centrosinistra minaccia di far abbattere la magnolia di largo Cairoli? I consiglieri di Forza Italia si incatenano fino a costringere il sindaco a promettere una soluzione. Secondo caso: l'Isola. Il progetto per spostare gli ambulanti da piazzale Lagosta e viale Zara prevede l'abbattimento di 50 alberi secolari nell'altrimenti cementificata arteria che porta fuori Milano. La reazione è decisa. I consiglieri di zona, in testa il capogruppo Alessandro Fede Pellone, scendono a manifestare insieme a comitati e residenti per dire no al piano di Palazzo Marino, che oltretutto costa un milione mezzo. E la manifestazione ottiene una grande partecipazione: 300 firme raccolte ai gazebo la mattina, circa 500 persone in piazza il pomeriggio. Alla fine tutti gli alberi vengono adottati e Forza Italia può incassare la retromarcia di Palazzo Marino: «Il Comune di Milano - dicono nel pomeriggio dal Comune - non intende e non ha mai inteso abbattere i 50 platani di viale Zara. La Giunta Comunale infatti non ha approvato nessun progetto definitivo ma solo un semplice progetto preliminare al fine dello studio dell'intervento, subito abbandonato. Rassicuriamo, quindi, i residenti che questa Amministrazione è invece impegnata a trovare una soluzione, nell'ambito del trasferimento del mercato di piazzale Lagosta, che salvaguardi le alberature».

«Siamo molto soddisfatti - commenta Fede Pellone - quando i temi sono importanti la gente si mobilita. Il Comune rassicura sugli alberi? Bene ma non basta. Il progetto, pur preliminare, è sbagliato anche perché troppo costoso. Siamo stati in mezzo alla gente e agli operatori. Con 400mila euro si potrebbe sistemare il mercato coperto di piazzale Lagosta. Inoltre potremmo sostenere il Duc, il distretto del commercio dell'isola. In ogni caso noi chiediamo un Consiglio congiunto delle zone interessate e l'apertura di un tavolo fra il Comune e gli operatori».

La terza iniziativa di consiglieri e cittadini ha riguardato il Parco Solari, dove un altro prezioso pezzo di verde cittadino rischia, stavolta per i cantieri del metrò: «La realizzazione della linea 4 - ha detto Giulio Gallera - rappresenta per Milano un importante balzo in avanti per recuperare terreno rispetto alle altre capitali europee, auspico, quindi, che al più presto vengano avviati i lavori. Si tratta di un infrastruttura fondamentale che la precedente amministrazione di centrodestra ha voluto fortemente per il bene della città, mentre Pisapia si è dimostrato totalmente incapace di ottenere da Roma le risorse necessarie e di realizzare M4 in tempo per Expo. Ora almeno riesca a garantire l'avvio dei lavori. Ci auguriamo, quindi, che i cantieri partano il prima possibile, ma l'attuale amministrazione deve impegnarsi affinché i disagi per i cittadini vengano ridotti al minimo.

Per questo diciamo no al cosiddetto “cantiere di calaggio” delle talpe al Parco Solari, che sconvolgerebbe totalmente la vita dei residenti e proponiamo soluzioni alternative, come lo spostamento del cantiere in una zona meno popolata o la realizzazione di cantieri più piccoli dislocati nell'area interessata». Gallera è stato ieri mattina al Parco Solari con altri militanti e dirigenti di Forza Italia e con i consiglieri di zona, guidati dal capogruppo Giovanni Esposito.

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