Cronaca locale

La Ue conferma la multa: «Sea restituisca 360 milioni»

La Ue conferma la multa: «Sea restituisca 360 milioni»

Ancora problemi per Sea Handling, la società di servizi a terra controllata dall'aeroportuale Sea a cui l'Europa ha comminato una maxi multa con l'accusa di aver ricevuto aiuti di Stato. Al governo è arrivata una lettera della commissione ue che chiede di comunicare entro fine maggio le misure adottate per conformarsi alla decisione sul recupero degli aiuti concessi. Se ciò non avvenisse, la commissione «potrebbe contemplare la possibilità di adire la corte di giustizia». Due i ritardi contestati: entro il 20 febbraio si sarebbe dovuto notificare l'importo da recuperare, le misure adottate e i documenti che comprovassero l'imposizione del rimborso al beneficiario. Ma tutto questo è arrivato solo il 26 marzo. In secondo luogo, l'Italia avrebbe dovuto garantire l'esecuzione della decisione entro il 19 aprile, ma ciò non è accaduto: anzi, a poche ore dalla scadenza del termine, ha chiesto una proroga. Che non è stata concessa. Nella lettera, la commissione ue sottolinea inoltre la necessità di un riassetto. «Qualsiasi progetto di vendita dovrebbe evitare una continuità dell'attività economica» attuale che vede il business della società fondarsi «essenzialmente sulla manodopera e sui contratti sottoscritti con le compagnie aeree».
Un'iniziativa a cui ha replicato il sindaco Giuliano Pisapia convinto che la decisione non abbia nulla a che vedere con i ricorsi del Comune e non infici la richiesta di sospensiva della sanzione. Anche se la commissione ha bocciato l'attuale piano di vendita e negato la proroga richiesta dal governo per la restituzione dei 360 milioni di euro, si tratterebbe di decisioni che «non hanno nulla a che vedere con l'istanza presentata dal Comune per ottenere la sospensiva della sanzione». Secondo Pisapia, proprio la decisione della commissione «conferma la scelta dell'amministrazione che fin da subito ha ritenuto di ricorrere in tutte le sedi giurisdizionali avverso una decisione che ritiene infondata in fatto e in diritto». Non solo, perché «sui ricorsi presentati dal Comune non vi è stato ancora pronunciamento». Il sindaco, in qualità di azionista Sea, ha quindi assicurato che «dopo il diniego al governo da parte della commissione, il Comune proseguirà ancora con maggiore convinzione il suo impegno per evitare le conseguenze della decisione della commissione europea, anche con le necessarie azioni giudiziarie davanti ai giudici nazionali».
Maretta ieri anche durante la commissione Trasporti a Palazzo Marino, abbandonata dal centrodestra che ha contestato l'assenza del sindaco, del presidente di Sea Giuseppe Bonomi e dei rappresentanti di F2i oltre alla mancanza di documentazione. Presente, invece, il dg Davide Corritore che ha confermato che la decisione della commissione «non ha nulla a che vedere con l'istanza di sospensiva, sulla quale non c'è nessuna pronuncia».

Duro il capogruppo della Lega Alessandro Morelli: «La sinistra che governa Milano parla di trasparenza, ma tiene ben chiusa nel cassetto una lettera sui ricorsi giunta a Palazzo Marino il 3 maggio e importantissima per salvare il posto a migliaia di lavoratori».

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