Un'auto fino in Duomo. Beffa all'antiterrorismo

Superati i new jersey, vettura sbuca in pieno centro a Milano. Il Comune: "Non vogliamo bloccare la città"

Un'auto fino in Duomo. Beffa all'antiterrorismo

Un'auto in corso Vittorio Emanuele. Questo racconta l'immagine pubblicata dal sito «Milano Today» che immortala una macchina con targa francese che percorre il corso più centrale della città, a due passi due dal Duomo, nel pomeriggio di martedì. L'uomo alla guida riesce a entrare da via Agnello superando i new jersey alle 17.56 e gira a sinistra in Vittorio Emanuele. Qui viene fermato da un uomo - non meglio identificato - e invitato a tornare indietro. Il conducente effettua un'inversione a U a pochi metri dai tavolini, dove milanesi e turisti sorseggiano qualcosa godendosi un po' di relax, ed esce in via Agnello alle 17.57 tra lo sgomento e il terrore dei presenti. Qualcuno deve aver richiesto anche l'intervento dei vigili che sarebbero arrivati troppo tardi.

Per fortuna non è successo niente. E dire che l'auto, in teoria, avrebbe tranquillamente potuto prendere velocità sul corso e compiere una strage. Nessuno ha fermato il francese all'altezza dei new jersey, che si trovano a soli 4 metri da corso Vittorio Emanuele, né quando li ha superati. Solo in corso Vittorio Emanuele l'intervento di qualcuno che lo ha bloccato qualcuno, non un agente della polizia locale o delle forze dell'ordine.

Nella città che discute se colorare d'oro o d'argento le barriere antiterrorismo i new jersey, chiamando a raccolta creativi e artisti per brandizzarli «alla milanese», forse bisognerebbe capire meglio quale utilità possano avere, e analizzare eventuali falle nel sistema di sicurezza. «In via Agnello ci sono più barriere antiterrorismo che in tutta la città - osserva Riccardo de Corato, capogruppo di FdI in Regione ed ex assessore alla sicurezza - così è strano che l'uomo non sia stato identificato visto che è passato sotto le telecamere. E dire che di telecamere ce ne sono in abbondanza, tra quelle del comune e dei privati». A due passi da lì le pattuglie di militari perlustrano e tengono sotto controllo piazza Duomo. Eppure è accaduto. «I new jersey - ribadisce l'assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza - sono state posti per costringere le auto a rallentare nell'accesso a un'area protetta, non per impedirne l'ingresso. Ho sempre detto che la città deve continuare a vivere e non può rimanere bloccata in tutte le sue attività. Tra l'altro quello di via Agnello è uno dei varchi più utilizzati per il carico-scarico merci». E questo è il punto: nessuno viene fermato o identificato tramite targa con le telecamere all'altezza delle barriere di cemento. «Non è previsto dal protocollo». «Nel caso specifico - continua Rozza - posso assicurare che l'auto è entrata a passo d'uomo e immediatamente fermata».

Ma non dagli agenti. E una volta entrata a passo d'uomo nel corso avrebbe potuto in teoria prendere velocità e schiantarsi contro i passanti, i tavolini o una vetrina, come successo sulle Ramblas di Barcellona il 17 agosto.

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