"Vaccini, nessun allarme Astrazeneca"

Fontana: "Non sono previste modifiche al piano, impegni rispettati"

"Vaccini, nessun allarme Astrazeneca"

Nessun allarme, al momento, in Lombardia per la fornitura di vaccini. Sembra quindi «scampato» il rischio che la campagna vaccinale subisca dei rallentamenti. L'allerta nel week end per il rischio di esaurimento delle scorte di AstraZeneca, che ha portato la direzione generale Welfare una circolare, in vigore da ieri, in cui si stabilisce lo stop alle prime somministrazioni con il siero anglo svedese in modo da conservare le esigue fiale rimaste per i richiami. La preoccupazione era di garantire le seconde dosi a chi ha già ricevuto la prima, intorno a metà febbraio, e si prepara questa settimana a ricevere il richiamo.

Parallelamente è stato dato il via libera alla somministrazione di Pfizer e Moderna anche alla fascia 60-79, a fronte anche della maggiore quantità di dolsi garantite da parte delle aziende americane.

Tra dopo domani e il 19 maggio, infatti, sono attese 1,5 milioni dosi Pfizer, cui si aggiungono 205mila dosi Moderna, 337mila di AstraZeneca e 26mila di johnson&Johnson per un totale complessivo di oltre 2 milioni. A fornire ulteriori rassicurazioni il presidente della Regione Attilio Fontana: «Le prossime forniture destinate alla Lombardia riguardano soprattutto Pfizer, quindi, per ora, la nostra campagna vaccinale e il nostro impegno può essere mantenuto come da programmi. Utilizzeremo AstraZeneca soprattutto per la somministrazione delle seconde dosi».

Così se il piano vaccinale non sembra andare incontro a slittamenti o modifiche, rimane ancora incerta la data di apertura delle prenotazioni per gli under 60, prevista per venerdì. La Regione aspetta direttive dalla struttura commissariale per capire quale debba essere l'ordine della priorità tra i cinquantenni sani e la «fascia 4», ovvero i cinquantenni fragili, con patologie e disfunzioni del sistema immunitario.

Intanto ieri mattina ha inaugurato l'hub a Pirelli HangarBicocca, gestito e organizzato dall'Asst Nord Milano con personale sanitario dalle Asst Niguarda e Pini. Fino al 2 maggio saranno attive le prime 8 linee vaccinali, mentre dal 17 maggio le 28 linee consentiranno di vaccinare fino a 4.032 persone al dì.

Contemporaneamente Bergamo ha «festeggiato» la soglia delle 13.044 iniezioni in una giornata: «Rispetto al piano nazionale da 500mila vaccinazioni al giorno (che significa 85mila inoculazioni/die per la Lombardia), Bergamo dovrebbe attestarsi sulle 8.

500 vaccinazioni al giorno - commenta Massimo Giupponi, direttore generale dell'Ats di Bergamo-. Ma grazie al sistema messo a punto con le Asst, gli ospedali privati, i medici di medicina generale riusciamo ad avere una potenza di fuoco ben superiore. E le oltre 13.000 dosi di oggi lo attestano».

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