La Regione è pronta alle vaccinazioni della popolazione. La Protezione civile è in campo per organizzare la logistica e supportare la campagna, l'assessore lombardo alla Protezione civile Pietro Foroni non ha dubbi sulla macchina, che ha già dato prova di efficienza e generosità durante la campagna anti-influenzale, però è il governo a dover chiarire quali sono le forze in campo, risolvendo diverse incognite.
Nella campagna diretta agli operatori sanitari, in sei giorni la Lombardia ha recuperato terreno, allineandosi alle regioni partite prima. Con le 10.328 di ieri sono 68.828 le dosi somministrate, 65mila delle quali in 6 giorni, da quel 4 gennaio in cui sono iniziate le operazioni. Ma questa è solo la prima parte di un'azione imponente che fra qualche mese dovrà riguardare tutti i cittadini, milioni e milioni di persone.
«La Protezione civile non ha una competenza sanitaria - spiega Foroni - ma da subito si è messa a disposizione delle autorità sanitarie e delle amministrazioni comunali per ogni necessità, e anche per le future fasi è pronta per tutti gli aspetti organizzativi e logistici. Ha già operato nei mesi scorsi, nella campagna anti-influenzale, in 600 Comuni lombardi; nel 2020 i volontari hanno impiegato circa 300mila giornate lavorative che sono state messe a disposizione della collettività, e pensate a quanto sarebbero costate alle amministrazioni se non ci fossero stati questi volontari. Ha gestito gli hub e allestito le tende, anche quella di piazza Duomo a Milano, ha organizzato la logistica e il trasporto dei dispositivi medici come anche la distribuzione delle mascherine alla popolazione». Fra qualche mese questo sforzo sarà ancora maggiore. E comprenderà scuole e palestre. «I numeri saranno ingenti. Si dovrà gestire l'afflusso delle persone e del traffico, organizzare l'accoglienza, curare gli aspetti burocratici. Sono tutte questioni a cui pensare. Noi siamo pronti, c'è un'organizzazione regionale, c'è un piano, ma mancano elementi organizzativi basici che tocca al governo nazionale indicare e chiarire. Come fai a preparare una battaglia senza sapere quanti soldati hai a disposizione? Quanti e quali medici opereranno? Quali vaccini saranno utilizzati? Quando arriveranno e quanti ne arriveranno? Sono tutte questioni cruciali. Serve una rete diffusa e si può anche immaginare l'impiego di medici in pensione, o di veterinari come si dice, ma servono norme nazionali che regolino formazione e aspetti giuridici di questo impiego. Sono ipotesi, ma devono essere inquadrate in una visione organizzativa e in un quadro di norme. Siamo in una situazione eccezionale, è vero, dunque occorrono norme eccezionali. L'organizzazione regionale c'è ma queste risposte devono arrivare dal governo».
In questi mesi, la Protezione civile lombarda non si è limitata all'emergenza Covid, ha anche fronteggiato emergenze legate a casi di pesante maltempo. «La Regione Lombardia - prosegue l'assessore Foroni - ha previsto a partire dal 2021 finanziamenti straordinari per la Protezione civile regionale: sono stati confermati tutti i precedenti stanziamenti di bilancio e in più ci sono sei milioni per acquisto di attrezzature, due per strutture antincendio boschivo, dieci per strutture provinciali di gestione emergenze».
«Stiamo anche lavorando a un'ambiziosa legge di riforma regionale - aggiunge l'assessore - Su una prima bozza ho lavorato durante il periodo natalizio, venerdì mi è arrivata una seconda bozza. Puntiamo a chiudere il testo entro fine febbraio». «Poi - conclude - la presenteremo al presidente per approvazione e il via libera del progetto in giunta e per le linee guida nella competente commissione consiliare».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.