Viviana Persiani
Anche se Carlo Goldoni modellò il personaggio della sua commedia del 1748, «La vedova scaltra», sulla personalità di Teodora Medebac, da oggi fino a domenica 22 aprile, sarà Francesca Inaudi a vestire perfettamente i panni della bella e volitiva Rosaura, calcando la scena del Teatro Carcano. Al suo fianco, tra i numerosi pretendenti, spicca Gianluca Guidi, nel ruolo del Conte di Bosconero che, dopo aver superato un galante francese e un flemmatico e laconico inglese in onestà, fedeltà e moralità, viene premiato dall'amore di Rosaura. Nei panni anche del regista, Gianluca Guidi, che di classicità ne ha masticata direttamente sulle scene, ha affrontato questa prova con l'entusiasmo di chi, oltre a voler fare arrivare al pubblico il messaggio goldoniano, è solito lavorare per appassionare le platee. «Come regista racconta Guidi ho cercato di rendere più fruibile il testo che è divertente e piacevole, ma appartiene al passato. Ecco perché ho aggiunto delle battute moderne: si ride di più, non c'è dubbio. Sia chiaro: non ho tradito il testo originario, ma ho dato vita a due ore di spettacolo che scorre divertendo gli spettatori». Sicuramente, una prova impegnativa. «È stata una bella esperienza. La Vedova scaltra è uno di quei testi goldoniani poco sfruttati e io spero di avere fatto un lavoro originale. Si tratta del prodromo della Locandiera e Rosaura è l'antesignana di Mirandolina». L'arguta Rosaura ha elaborato una strategia geniale per poter scegliere il suo compagno: presentandosi a ciascuno dei suoi pretendenti travestita negli abiti e assumendo i modi delle loro rispettive nazioni, li mette alla prova. Solo a chi resisterà al fascino della sconosciuta, Rosaura concederà la mano. Difficile, in effetti, scegliere: sono tutti e tre ricchi e appartenenti a famiglie blasonate, legati al loro paese di origine e affascinati dalla bellezza di Rosaura, ma anche dal suo carattere.
«Mi piace Rosaura Lombardi vedova de' Bisognosi conclude Gianluca Guidi - È una donna moderna, ma dalla natura antica. Una figura che presenta quella sensibilità e quell'intuizione appartenenti all'universo femminile.
Sa ribellarsi al padre e si oppone alle nozze della sorella con un uomo molto più anziano (lei ne aveva sposato uno del quale era rimasta vedova) e, ora che può, sospesa e in bilico per prendere la decisione giusta, ponte tra la commedia vecchia e il mondo nuovo, per sè sceglie di scegliere il suo uomo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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