La Verdi trova il deserto: spariti i turisti di Expo in platea pochi milanesi

C'è allarme tra i dirigenti dell'orchestra: «I milioni di visitatori non ci sono, gli spettacoli sono un flop»

Lunedì sera l'orchestra Verdi ha dedicato un concerto straordinario ad Arturo Benedetti Michelangeli. Roba che solitamente riempie l'Auditorium. In realtà alla serata erano presenti meno di 300 persone. Un numero che fa scattare l'allarme tra i responsabili artistici. Soprattutto perché, in pieno Expo, ci si aspettava un afflusso ben diverso.

Stesso pubblico risicato (i posti in teatro sono cinque volte tanto) al concerto dedicato alla Gran Bretagna, nell'ambito della rassegna dei 14 concerti per Expo di «Around the world». E la domanda che nessuno fa esplicitamente ma che serpeggia fra organizzatori, direttori artistici e orchestrali è sempre la stessa: «Ma questi tanto decantati turisti dove sono?».

Gli stranieri non si vedono nemmeno ai matinée organizzati nella chiesa di San Gottardo in Corte con la Veneranda Fabbrica del Duomo: i cento posti a disposizione sono occupati da appassionati, habitué e milanesi. Mai da turisti Expo.

E così anche la Verdi si unisce al coro dei direttori artistici dei teatri, dei musei e dei ristoratori: «L'effetto Expo non c'è. Noi abbiamo organizzato 140 eventi su 180 giorni di Esposizione. Ci piacerebbe avere un riscontro che al momento non si vede». La speranza è che i turisti arrivino in massa tra luglio e agosto ma, a un mese e mezzo dall'inizio della manifestazione, qualche dubbio comincia a sorgere.

L'errore, denunciano i responsabili della Verdi, è a monte: è mancata cioè un'organizzazione precedente a Expo. Non c'è stato un coordinamento sui vari eventi e restano parecchie pecche sulla comunicazione. Dal canto suo l'orchestra sta promuovendo campagne di abbonamenti e biglietti ad hoc per i turisti del sito di Rho ma non basta. «Paghiamo il prezzo di un lavoro di squadra del tutto insufficiente». E spaventa constatarlo alla vigilia di un calendario di appuntamenti su cui l'orchestra sinfonica punta da tempo. Domani ci si aspetta il pienone ai Carmina Burana , ma si teme di vedere più poltrone vuole che piene. Idem lunedì 22, per la serata dedicata alla Slovenia. O il 29 giugno, per il concerto dedicato a Giacomo Puccini.

A settembre la Verdi ha programmato serate appassionanti dedicate alla saga di Guerre stellari , ai brani dei film di Hollywood e Cinecittà, ma per ora gli eventi sono segnalati solo nel calderone di appuntamenti di Expo in città, confusi tra corsi di cucina per bambini e degustazioni di formaggi nelle biblioteche di Affori.

Per l'orchestra è anche difficile lavorare con lo staff Expo: il concerto previsto per l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è saltato senza tante spiegazioni a causa dell'inagibilità dell'auditorium di Palazzo Italia e l'unica esibizione della Verdi tra i padiglioni è stata per i festeggiamenti della Cina. Stop.

Per rimediare agli errori pre Expo, si cerca di potenziare la comunicazione e unire le forze.

Cominciano a farlo i teatri: oggi è in programma la presentazione dell'iniziativa «Padiglione teatri», un calendario di 58 spettacoli fra il 13 e il 31 luglio tra teatro Elfo Puccini, Franco Parenti, Piccolo Teatro e teatro d'Europa.

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