Ore contate per Milano e provincia, da domani o al più tardi martedì potrebbero diventare «zona rossa», con spostamenti consentiti solo con autocertificazione e chiusura di negozi e attività «non necessarie» per un periodo da una a tre settimane. Il governo ha convocato per questa mattina un confronto urgente con le Regioni, parteciperanno i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia. Il governatore Attilio Fontana già venerdì aveva fissato un incontro domani con Beppe Sala e i sindaci dei capoluoghi di provincia, per condividere l'andamento dei contagi a una settimana dalle misure imposte dal Dpcm del premier Conte combinato all'ordinanza regionale più restrittiva, e rimane confermato. Il premier Conte dovrebbe firmare domani il Dpcm con le nuove misure c he partirebbero quindi martedì - a meno di un'accelerata in giornata. Le ipotesi ieri sono cambiate di ora in ora, a Roma c'è stato un vertice di governo e poi con il Comitato tecnico scientifico. Dovrebbe scattare una stretta più rigida a livello locale nelle zone dove l'indice Rt è più alto, quindi un lockdown per Milano e provincia, e misure estese con Dpcm a tutto il Paese, sul tavolo coprifuoco anticipato ai bar, limitazioni ai movimenti tra regioni e agli orari dei negozi, chiusura dei centri commerciali e stretta ad alcune attività sportive e ai servizi alla persona (estetisti, parrucchieri).
Anche ieri la Lombardia si è confermata la regione con più nuovi casi Covid in 24 ore, 8.919 su un totale di 46.781 tamponi effettuati (il 19%). E in un giorno sono salite da 48 a 73 le vittime. Altri 335 ricoverati in altri reparti e 22 in terapia intensiva. A Milano città 1.553 nuovi casi che salgono a quota 3.730 se si considera l'intera provincia. Preoccupano Monza e Brianza con 1.207 casi e Varese con 1.202.
I pronto soccorso milanesi sono sotto pressione, tra le situazioni più critiche il Policlinico e il Sacco (dove ieri le ambulanze stavano in code 2 ore con i pazienti a bordo in attesa del turno), situazione critica anche a Busto Arsizio e Gallarate, in provincia di Varese. Lunghe file di auto davanti all'ospedale pediatrico Buzzi e al San Paolo per i tamponi drive-in, sono dovuti intervenire anche i vigili per evitare il caos. «La situazione è sempre più preoccupante. Nel weekend state a casa e limitate gli incontri con familiari e amici allo stretto indispensabile. Non affollate i cimiteri, i nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente» l'appello lanciato dal primario del Sacco Massimo Galli alla vigilia delle celebrazioni per Tutti i Santi e i Defunti. Il Comune non ha imposto per oggi e domani il contingentamento nei cimiteri.
Sono in allestimento infine i tre drive through della Difesa per i tamponi rapidi a Milano e tra domani e martedì sarà operativo il primo, presso il parcheggio Atm del Parco Trenno, sarà il più grande in Italia. Poi sarà attivato quello al parcheggio del parco Romolo e presso l'aeronautica di Linate.
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini fa presente che saranno in tutto 33 i tema della Difesa impiegati in tutta la Lombardia in base alle esigenze e dal 9 novembre presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano inizierà anche la campagna di somministrazione dei vaccini antinfluenzale in supporto del servizio sanitario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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