Gianandrea Zagato
La romville di Muggiano, il quartierino di villette a schiera abusive costruite dai rom nellarea vincolata del Parco Sud. E laffitto pagato dalla Provincia per gli appartamenti dietro la Stazione Centrale, al 27 di via Varanini, che ospitano rom sgomberati da via Capo Rizzuto. «Schiaffi in faccia a chi, milanese e immigrato regolare, paga le tasse e, magari, è pure senza un tetto sulla testa. Nessun stupore: è la fotografia della sinistra che governa la Provincia, che appoggia i rom e pensa debbano avere più diritti degli altri». Valutazione del vicesindaco Riccardo De Corato sulla politica adottata dalla giunta di Filippo Penati sulla questione rom. Giudizio senza appello, con coda polemica tra gli Enti sulla tempistica della denuncia dellabuso edilizio commesso nellarea verde del Sud Milano.
Andiamo con ordine. Lospitalità offerta in via Varanini - dice la Provincia - è una soluzione «transitoria» e, comunque, «concordata» al tavolo prefettizio.
«Il sindaco di Milano che sedeva a quel tavolo mi ha confermato non essere mai stata decisa questa soluzione. Ovvero che, testimone il prefetto Bruno Ferrante, si era stabilito di trovare per i rom sgomberati una sistemazione fuori dal territorio di Milano. Scelta condivisa dalla Provincia e subito disattesa, come denunciato su queste colonne, offrendo e pagando un tetto agli abusivi a due passi dalla stazione Centrale, al 27 di via Varanini. Uno sgarbo istituzionale fatto sulla pelle dei milanesi già alle prese con problemi di convivenza civile con nomadi».
Sgarbo seguito dal gioco a scaricabarile della Provincia sulle villette abusive che gruppi di nomadi hanno costruito allinterno del Parco agricolo Sud Milano, presieduto dallassessore provinciale Bruna Brembilla.
«Giochino fallito, come prova la ricostruzione dei fatti. Il Comune non ha mai ricevuto segnalazioni dalla Provincia: non risulta agli atti né del comando di zona Baggio né al protocollo generale scrive il comandante dei ghisa meneghini (si veda lo strappo a lato, ndr). Verifica che smentisce quel virgolettato firmato dallassessore Brembilla di aver avvertito la polizia locale di Milano».
Ma lassessore ha poi fatto sapere di aver inviato a marzo lettera al sindaco di Milano...
«...di questa non cè traccia. Ho comunque invitato il protocollo a un nuovo controllo. Credo che a Palazzo Isimbardi si faccia troppa confusione.
Al di là di presunte inerzie amministrative e di pregiudizi politico-ideologici che fa, concretamente, il Comune?
«Abbattiamo le villette della vergogna: entro ottobre saranno in azione le ruspe del genio militare. Risposta per dare un messaggio duro. Resta però lamarezza per il comportamento della Provincia. Anche se agli sgarbi, Serravalle docet, siamo purtroppo abituati».
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