Vie d'acqua, alleati furiosi: «Pisapia ci ha presi in giro»

Vie d'acqua, alleati furiosi: «Pisapia ci ha presi in giro»

La prima sferzata al sindaco arriva dai radicali. Il capogruppo Marco Cappato ricorda che già nel febbraio 2012 il comitato dei referendum ambientali gli presentò un pianp alternativo alle Vie d'acqua e dai costi nettamente inferiori, 10 milioni, ma «ci disse che non si poteva nemmeno valutare perchè il i il Bie aveva assegnato Expo a Milano con quel progetto ed era intoccabile: o era una menzogna allora o adesso, qualcuno dovrebbe avere l'umiltà politica di dire “ci siamo sbagliati“». Giorni fa Giuliano Pisapia e il commissario Expo Giuseppe Sala hanno proposto di spostare parte dei fondi destinati al tratto sud delle Vie d'Acqua su opere per contenere le piene del Seveso. Intenzione confermata ieri in Commissione dal delegato del sindaco Gianni Confalonieri, anche se il cda deciderà (così gli ha riferito Sala) solo dopo aver assegnato un'istruttoria che a Mm per valutare se davvero senza realizzare il tratto dall'Olona al deviatore il sito di Rho non corre rischi in caso di piene eccezionali nè ci saranno danni agli impianti che d'estate saranno raffreddati con un sistema ad acqua. C'è il timore che vadano in tilt. «Solo a fronte di precise garanzie - premette - si potrà decidere quali modifiche apportare e quanti fondi spostare sul Seveso. Sarà invece garantita la totale bonifica di via Quarenghi». Ma il Bie, appunto, appare ora uno spettatore: basta un voto del cda per cambiare i piani? I comitati No Canal e il verde Enrico Fedrighini, presidente di Zona 8, ribattono che quel tratto interrato non finirebbe comunque prima di agosto. Tradotto: se fosse necessario, arriverebbe solo a metà Esposizione. I radicali con ricorso al Tar e il 5 Stelle con un accesso agli atti, negato, denunciano poi la mancata trasparenza sulle varianti al progetto. Nel Pd Carlo Monguzzi attacca: «Queste decisioni si potevano prendere 2 anni fa, avremmo risparmiato tempo, soldi e alberi».

Per Pietro Tatarella (Fi) è «chiaro che tutti i partiti vogliono andare oltre le Vie, ma basta nascondersi dietro i tecnici, è una scelta politica». E oggi si sbloccherà con intesa bipartisan il progetto della M4. I radicali invece diserteranno la riunione di maggioranza.

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