
In 7 mesi, 1.475 chiamate arrivate per segnalare casi di disturbo della quiete pubblica. Di queste, 49 sono state verificate con esito positivo, 241 verificate senza riscontrare niente, tre sono state revocate da chi aveva telefonato e 13 inoltrate ad altro ente o alla Polizia di Stato. La somma fa 306. E le altre 1.169? Non sono state riscontrate. Lo sottolinea la Lega, parlando di un fallimento del Comune.
Le cifre sono contenute nella risposta che dal Comune è arrivata a un'interrogazione presentata il 18 marzo dal consigliere comunale (e regionale) del Carroccio Max Bastoni. Alle domande di Bastoni ha risposto il 30 aprile la vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, che ha allegato la nota di un funzionario di Polizia locale, il commissario della direzione Sicurezza urbano, che ha spiegato: «Le restanti segnalazioni non sono state verificate in quanto, nella circostanza, le pattuglie a disposizione della Centrale operativa erano impegnate su interventi prioritari». Molto chiaro: questione di priorità.
Il sistema funziona un po' come i «codici» di un pronto soccorso. E nella attività della Polizia locale gli incidenti - con feriti ma non solo - hanno assoluta priorità. C'è inoltre da fare i conti con centinaia di chiamate al giorno. E normalmente si dà la precedenza a «allarmi» denunciati da più persone. «Quotidianamente - fanno sapere dall'assessorato - alla centrale operativa arriva una media di 900 richieste che vengono gestite dal sistema in base alla gravità della situazione. L'attività principale notturna della polizia locale è l'incidentalità stradale e, ovviamente, questa ha la precedenza su altre richieste di intervento. Per alcuni tipi di situazioni che si verificano ciclicamente, proprio per venire incontro alle richieste dei cittadini sono stati predisposti dei servizi di pattugliamento specifici per evitare che la situazione possa diventare problematica per il cittadino, cercando così di evitare che si arrivi alla effettiva richiesta di intervento». Insomma, come si legge anche nella risposta tecnica del commissario, ci si affida a controlli mirati, che servono ad abbassare la «pressione» su aree particolarmente problematiche, soprattutto nei fine settimana. La risposta però non soddisfa affatto la Lega.
«Finalmente - commenta Bastoni - abbiamo le prove di quanto ormai i cittadini sospettano da tempo, ovvero una incapacità di fondo del Comune di risolvere i problemi della sicurezza. Questo fallimento porta il nome del sindaco, Giuseppe Sala».
Il tema è particolarmente sentito con l'arrivo della bella stazione, quando le segnalazioni si moltiplicano, soprattutto in alcune zone della città. Parco Lambro, parco Nord, parco delle Favole, Affori, solo per citarne alcune. Qui molte ne ha ricevute, anche quando era assessore in Zona 9, Andrea Pellegrini, consigliere municipale della Lega. «Da anni - dice - combatto contro il fenomeno del disturbo alla quiete pubblica che ritengo gravissimo.
L'atteggiamento di estrema tolleranza e buonismo di queste amministrazioni di centro sinistra ha generato questa totale libertà di disporre degli spazi pubblici senza rispettare le elementari regole di convivenza. Ai cittadini resta solo la preghiera della pioggia per poter riposare in pace. Questi dati sono vergognosi e fanno capire quanto poco importi a questa giunta il rispetto del riposo notturno e del decoro cittadino».