Vigorelli, torna la magia La pista riapre alle bici

Anteprima per centinaia di appassionati A settembre i lavori per tribune e palestre

Antonio Ruzzo

Probabilmente non tutti gli appassionati pistard che ieri hanno girato lustrandosi gli occhi sulla nuova pista fiammante del resuscitato Vigorelli sanno che c'è un'area montana della val di Fiemme che stata piantumata di abeti che sono un po' l'assicurazione di lunga vita per la nuova pista. Un bosco, che porta o stesso nome della pista dedicata a Maspes, che servirà a fornire «pezzi di ricambio» al Velodromo su cui sono tornate a girare le bici. E ce ne sarà bisogno perchè pedalare al Vigorelli non è cosa semplice, soprattutto quando si va in cerca di emozioni sulle pendenza audaci delle paraboliche. Bisogna sperci fare e non tutti ci sanno fare. Erano quindici anni che i milanesi ( ma non solo loro) aspettavano che uno degli templi ciclistici più famosi al mondo riaprisse. Quindici anni di speranza per rivedere una pista da sempre soprannominata «magica» per la sua scorrevolezza e per la sua storia di record e vittorie. E ieri c'è stato l'assaggio di ciò che sarà . Un'anteprima perchè a settembre partiranno i lavori per raddoppiare i posti in tribuna e successivamente si procederà con il recupero delle palestre e delle sottotribune. Nel piano di recupero in agenda sono previsti anche l'adeguamento degli impianti elettrici, la dotazione di un nuovo impianto termico, la manutenzione dei servizi igienici pubblici, la sistemazione degli spazi tribuna, gli ingressi e gli accessi pedonali. Così dopo oltre quindici anni dalla chiusura la vicenda dello storico velodromo sembra ricominciare. Costruito nel 1935, è stato il tempio di Fausto Coppi e Antonio Maspes, teatro di grandi boxeur e di concerti epici come quello dei Beatles nel 1965. Poi però era caduto in disgrazia finendo anche un po' dimenticato tra le polemiche di chi voleva farne un centro polifuzionale e chi invece si è battuto per difenderne le storia. Da ieri però si riparte e, a ristrutturazione finita, il Vigorelli dovrebbe diventare un velodromo metropolitano aperto a tutti dove potranno convivere eventi e attività legate al ciclismo con altri sport già radicati, come il football americano. Qualche dubbio su come verrà gestito l'impianto e su quali saranno le manifestazioni che si potranno organizzare però resta. Ieri intanto si è pedalato ed è stata una festa.

Voluta dall'Amministrazione comunale insieme a City Life(che ha curato e segue tutte le fasi dei lavori), alla Federazione Ciclismo, al Comitato Vigorelli e con la presenza anche della Magnifica Comunità della Val di Fiemme. Amatori e professionisti si sono alternati sulla pista e centinaia di persone hanno assistito dagli spalti. Come ai vecchi tempi. Quasi.

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