Ma agli umarell chi ci pensa? Qualcuno c'è stato durante il lockdown di fine 2020. Qualcuno si è ricordato di quei pensionati che si aggirano presso i cantieri urbani, controllando, facendo domande, dando suggerimenti oppure criticando le attività di tecnici e operai.
«Nei periodi più critici dell'emergenza sanitaria tante persone di una certa età sono rimaste senza il loro passatempo, che magari gli teneva anche un po' compagnia - attacca Mauro Brolis, responsabile grafico de ilGiornale - A me e alla mia compagna Francesca è venuto in mente di inventare qualcosa». Così è nata, all'inizio tra il serio e il faceto, l'idea di progettare un gioco che in qualche modo sostituisse l'esperienza reale dell'umarell. Morale: lo scorso gennaio il progetto è finito sul tavolo della Dominioni Editore, nel Comasco. Dopo una serie di elaborazioni e modifiche, l'idea di partenza dalla casa editrice è stata trasformata in un vero e proprio gioco di società titolato «La giornata dell'Umarell».
«Ha regole ed elementi tutti suoi - continua Brolis - Sono state inserite pure le carte imprevisto che movimentano ancor di più l'avventura. E in quelle carte vengono ricordati papà Bruno e nonna Maria», tiene a sottolineare l'ideatore. Da metà novembre il gioco è in commercio e, stando ai primi dati, avrebbe un certo successo. Adesso difficile immaginare e credere che legioni di nonni rimasti «orfani» dei loro cantieri si siano messi in coda per acquistare la «scatola» in questione, ma può anche essere che l'idea sia piaciuta anche a tanti di loro. Sicuramente, in generale, quella «Giornata» ha fatto presa sul popolo di quanti amano hobby come Risiko, Monopoli, Mercante in fiera e altre avventure del genere. Ma vediamo come funziona, la «Giornata dell'Umarell» (presentata come «il gioco in scatola che ogni pensionato - dentro e fuori - deve assolutamente avere»).
«Ogni mattina un umarell si sveglia e sa che dovrà correre più degli altri per essere il primo della fila». Il tabellone ripropone i luoghi e i colori di una vivace cittadina. Prima di cominciare, ogni giocatore posiziona la sua pedina-personaggio in uno dei quattro angoli del tabellone, dove si trovano le abitazioni ideali dei protagonisti. Da questo momento, tirando il dado, i nonni «escono» di casa per raggiungere lo scopo del gioco: arrivare al centro del tabellone per ammirare il grande cantiere. Ma non è finita qui.
C'è già nell'aria un'altra idea, quella di farne una versione tutta milanese, nella quale i luoghi potrebbero essere quelli della capitale lombarda, appunto. Con avventure che iniziano dal Pirellone e finiscono a Palazzo Marino passando per il Castello.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.