Voloire, addio doloroso «Ma tradizioni e legami non lasceranno Milano»

L'esercito spiega: «Risorse da ottimizzare» Il dispiacere dei sostenitori del reggimento

Alberto Giannoni

Le «Voloire» devono salutare Milano. Il dado è tratto e lo storico reggimento di artiglieria a cavallo sarà presto trasferito a Vercelli. La decisione ormai è stata presa e ha natura tecnica, operativa ed economica: si spiega con la necessità di razionalizzare le risorse dell'esercito in una fase di generali ristrettezze della finanza pubblica. Lo conferma il Comando militare dell'esercito commentando le reazioni alla notizia, posizioni riportate anche dal «Giornale» e animate da una passione che ha rischiato di trascendere la fisiologica discussione di merito sull'operazione.

Lo Stato Maggiore della Difesa, in particolare, considera «di carattere denigratorio» il commento del colonnello Piero Sandoli, portavoce dell'associazione nazionale delle Voloire. E Sandoli ieri si è di fatto scusato, esprimendo «grande rincrescimento» e «profondo disagio» per una parola detta a caldo e che - ha spiegato - «non può essere giustificata da nessuna condizione emotiva».

«Strumentali» vengono invece considerate, dal Comando militare della Lombardia, le dichiarazioni del generale di divisione Camillo De Milato. «L'ufficiale - la risposta - è certamente ben a conoscenza delle ragioni di carattere tecnico, operativo ed economico alla base delle decisioni assunte». «Le motivazioni di carattere personale e affettivo - si ribadisce dal Comando - non possono e non devono prevalere rispetto a quelle legate all'efficientamento dell'amministrazione».

Eccole, dunque, le ragioni del trasferimento spiegate dall'esercito. Non solo «per l'ennesima volta» si ribadisce «la falsità di quanto riportato dall'Associazione Voloire sul trasferimento del reggimento artiglieria a cavallo». Ma si sottolinea «che il piano di razionalizzazione delle sedi delle unità dell'esercito è esclusivamente legato a motivi di ottimizzazione di risorse per garantire, nell'attuale situazione di ristrettezze finanziarie, continuità all'addestramento del personale. Nel merito sono state identificate quelle sedi che dispongano, nelle vicinanze, di idonee aree dove svolgere adeguatamente e a costi ridotti le necessarie e previste attività addestrative per assolvere in sicurezza i compiti istituzionali».

Al Comando, comunque, non sfugge il valore affettivo, per Milano, di una presenza storica come le Voloire e garantisce: «Le tradizioni di questo storico reparto e il legame che ha con la città di Milano saranno comunque salvaguardati. Rimarranno, infatti, nella Caserma Santa Barbara la Sezione storica a cavallo e il Centro ippico militare, raggruppati nel 2° gruppo a cavallo che continuerà a operare a favore della comunità cittadina con diverse attività, tra le quali ippoterapia per i diversamente abili.

Perservando, in tal modo, il profondo rapporto che l'esercito ha nel tempo costruito con il capoluogo lombardo». «Inoltre - si spiega ancora - questo provvedimento consentirà anche un migliore utilizzo delle infrastrutture nella città di Milano a favore di altre istituzioni ed enti della Pubblica amministrazione».

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