Cronaca locale

Voragini nelle strade e troppe scuole a pezzi. Sala cambia marcia

Sindaco: nel 2020 più soldi su manutenzioni Limonta assessore, dimezzata la Galimberti

Voragini nelle strade e troppe scuole a pezzi. Sala cambia marcia

Un piano d'emergenza contro le buche stradali, le scuole a pezzi e per rafforzare i trasporti pubblici. Nel corso degli auguri di Natale con la stampa il sindaco Beppe Sala ieri ha tracciato un bilancio dell'anno al termine e fissato le priorità del 2020. Che vanno abbastanza di pari passo, visto che negli ultimi mesi, anche dai social, ha raccolto continue proteste sulla manutenzione delle strade o le infiltrazioni d'acqua in classe. Nei casi limite sono stati rimandati a casa i bimbi. Non ha voluto rimuovere l'assessore all'Educazione Laura Galimberti, presa di mira anche dai consiglieri di maggioranza, ma avendo ancora una casella libera dopo l'uscita a luglio di Pierfrancesco Majorino (eletto in Ue) ha deciso di alleggerire le sue deleghe («si occuperà di istruzione») e di nominare il consigliere di Milano Progressista Paolo Limonta, maestro, assessore all'Edilizia scolastica. Entrerà in carica da inizio gennaio, lasciando il posto in aula a Enrico Fedrighini, primo dei non eletti. «Lo spacchettamento ci aiuterà ad essere più rapidi - è convinto Sala -. Dobbiamo fare di più, anche se va ricordato che spesso gli immobili risalgono all'inizio del secolo scorso. Ma investiremo più fondi perchè i nostri bambini hanno diritto ad un ambiente adeguato. I soldi incassati dalla vendita di immobili di pregio, a partire dai 30 milioni appena recuperati dall'asta per l'ex padiglione 3 della Fiera, saranno destinati a manutenzioni». Altri spazi d'oro si libereranno nel corso del 2020 in centro e saranno messi a reddito, il Comune ha già firmato il compromesso con il Politecnico per acquistare (per 30,5 milioni) un immobile a uso uffici in via Durando 38/a, altri dipendenti saranno traslocati da sedi centrali a via Sile, al Corvetto. E promette «più attenzione alla cura e qualità delle strade, anche se non posso chiedere all'assessore Marco Granelli di fare le nozze con i fichi secchi, quindi ho chiesto di liberare risorse adeguate nel Bilancio 2020, entro la primavera. Le buche stradali sono anche effetto dei cambiamenti climatici, a novembre ci sono stati 21 giorni di pioggia». É «necessario un miglioramento anche sul fronte mobilità, ho chiesto ad Atm 590 assunzioni e 180 bus in più nel 2020».

Rivolge invece un appello «al buonsenso» ai tassisti e (indirettamente) alla Regione che ha stoppato il bando per 500 nuove licenze: «Ricevo tante lamentele per la dimensione del parco taxi, capisco le difficoltà ma bisogna fronteggiare il fatto che Milano sta crescendo e abbiamo registrato oltre 10 milioni di turisti nel corso dell'anno. Non siamo solo a chiedere ma anche a offrire. Siamo favorevoli ad ampliamento dei turni o a vetture con più licenze». Si dice «disorientato» dallo stop arrivato dalla Regione. «Non voglio litigare con il governatore Attilio Fontana - premette - ma quando si propone un modello di autonomia che va a dare ancora più spazio alle Regioni mi chiedo perchè una città come Milano debba chiedere ancora il permesso alla Regione per aumentare le licenze taxi». Sala continua a rimanere fortemente critico sulla Brexit ma (almeno) coglie i segnali positivi che si stanno già registrando su Milano: «Faccio verificare regolarmente in trend sulle nuove residenze, da dove provengono i nuovi milanesi, e si stanno registrando tanti italiani di ritorno da Londra, oltre che molte persone che si trasferiscono da Parigi. E diversi istituti bancari non lasciano la sede a Londra ma si stanno rafforzando da noi, è importante anche in termini di assunzioni». Cita infine tra le date clou del 2019 la marcia antirazzista del 2 marzo, i 600 sindaci da tutta Italia che hanno sfilato con Liliana Segre lo scorso 10 dicembre e la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in consiglio comunale il 12 per i 50 anni dalla strage di piazza Fontana.

Un pensiero invece al piccolo Leonardo, morto nella tromba delle scale di una scuola, e a Shirley Ortega Calangi, la baby sitter filippina rimasta uccisa il 7 dicembre in un incidente tra un filobus e un mezzo Amsa.

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