Ultimo programma con Zhang Xian sul podio dell'Auditorium di Milano nel ruolo di direttore musicale, dopo sette anni al timone dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Occasione ideale per proporre al pubblico de laVerdi una locandina con un vero affresco in musica nel nome di Beethoven.
Triplice appuntamento, giovedì 8 (ore 20.30), venerdì 9 (ore 20.00), e domenica 11 dicembre (ore 16.00), con il gradito ritorno sul palco di largo Mahler di Roberto Cominati, pianista di levatura internazionale, atteso nell'esecuzione del funambolico Triplo concerto del Genio di Bonn, insieme a due prime parti de laVerdi in ruolo solistico: Luca Santaniello al violino e Mario Shirai Grigolato al violoncello.
Si prosegue con le Romanze per violino e orchestra, affidate all'interpretazione solistica di Nicolai Freiherr von Dellingshausen, anch'egli prima parte de laVerdi, per chiudere con la Quarta sinfonia. «Un'esile fanciulla greca tra due giganti nordici»: così si espresse Robert Schumann, capostipite della critica musicale ottocentesca, in merito a questa sinfonia di Beethoven, stretta tra le meraviglie della Terza e della Quinta. E se provassimo ad ascoltarla liberandola da quelle ingombranti parentele sonore?
Giovedì 8, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma. In collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, Enrico Reggiani parlerà de Il Beethoven de laVerdi: la Sinfonia n. 4.
Nella sterminata produzione beethoveniana, il violino ricopre sicuramente una posizione di rilievo. Le due Romanze fanno sicuramente parte del grande repertorio classico per questo strumento, anticipando il Concerto per Violino op. 61 e il Triplo concerto, proposto nel programma come imponente intermezzo tra le due romanze e che costituisce una rara ripresa del cosiddetto concerto multiplo, maggiormente in auge in epoca barocca. Qui il pianoforte sorregge un duello concertistico di violino e violoncello che giocano a sovrapporsi sui loro estesi registri.
Negli stessi anni del Triplo concerto, Beethoven compose la Sinfonia n. 4, opera decisamente cangiante e ricca di tensione, che consolida un linguaggio ormai apertamente romantico e personale, testimonianza dell'idea del «compositore indipendente» cui Beethoven aspirava apertamente.
Roberto Cominati, pianista: vincitore del primo premio al Concorso internazionale «Alfredo Casella» di Napoli nel 1991, nel 1993 si è imposto all'attenzione della critica e delle maggiori istituzioni
concertistiche europee grazie al primo premio al Concorso «Ferruccio Busoni» di Bolzano. Nel 1999 ha ottenuto il Prix Jacques Stehman del pubblico della RTBF e della TV5 France, nell'ambito del Councours Reine Elisabeth di Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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