Lo Zam non si tocca, il consiglio di zona beffa i residenti di Sant'Eustorgio

Il consiglio di zona dà il lascia passare per il centro sociale Zam, legittimando l'illegalità e il degrado in cui versa la zona. Alla faccia dei residenti, capeggiati da Massimo Cacciari, che da mesi si indignano - sono arrivati anche a comporre una canzone - chiedendo con forza lo sgombero dell'ex media di via Santa Croce. La mozione urgente presentata da Forza Italia, primo firmatario Gian Pietro Venturi in cui si chiedeva lo sgombero, è stata bocciata. «Non si affrontano così i problemi - commenta Venturi - solo il presidente ha parlato e ha dato parere negativo, i consiglieri di maggioranza non si sono nemmeno espressi, e questo è un ulteriore segnale negativo».
«Il nuovo regolamento edilizio impone ai privati di ripulire e mettere a norma gli stabili con le loro risorse e, se questi sono fatiscenti o pericolanti, li rende passibili dell'esproprio da parte dell'amministrazione. A fronte di questa messa in discussione della proprietà privata, a Milano ci sono centri sociali, come quello di via Santa Croce, che ormai hanno il pass per ogni tipo di attività illecita» attacca il vicepresidente del consiglio Riccardo de Corato.

«Ancora una volta alla presentazione di una mozione che rispecchia la proprietà del Comune - polemizza Filippo Jarach (Fi) - si è subito un esproprio: fregandosene delle istituzioni il Comune consente l'occupazione abusiva, aprendo il fianco a infiniti casi». «Come rappresentate dei comitati di quartiere - racconta allibito Claudio Bernieri - sono intervenuto per illustrare la vendita di alcolici ai minori da parte del centro sociale ma è stato inutile».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica