Valentina Fontana
Ventanni per un festival non sono pochi, soprattutto sulla scena milanese e puntando solo al teatro straniero. Ma la novità al sistema artistico che ha sempre segnato MilanOltre, festival di teatro, danza, musica e oltre, sembra celebrare il traguardo anche di questa sua ventesima edizione.
«Fin dalla sua nascita negli anni Ottanta - dice Fiorenzo Grassi, presidente dellAssociazione Culturale MilanOltre - il nostro festival è andato a coprire lesigenza di un confronto con il panorama artistico internazionale. Da qui sono passati artisti come Willem Dafoe, che non era ancora la nota star cinematografica, i testimoni della Nouvelle Danse Française e di quella dOltroceano, per non parlare di Robert Lepage e della rivelazione Fura dels Baus, il gruppo catalano che approdò allex Ansaldo nell87».
E anche per questa ventesima edizione il segreto del successo dellormai storico MilanOltre - dal 22 settembre al 15 ottobre al Teatro Elfo e al Teatro i -, sempre fedele alla proposta di grandi nomi e nuovi talenti del teatro straniero, rimane prevedere per svilupparsi.
«Oggi la proposta internazionale è diversa - continua Grassi -, meno spettacolarità e predilezione per la dimensione più profonda». «Per questo - aggiunge il direttore artistico Luca Scarlini - abbiamo voluto raccontare con 8 spettacoli una tendenza, che per ora guarda allestero, intitolando il festival Life is a cabaret! Memorie del teatro, ovvero un recupero di forme del vero cabaret».
Ecco allora linaugurazione di venerdì affidata a unantologia tutta femminile che vede linterprete di Tutto su mia madre Atonia San Juan in Las que faltaban. Dal Québec torna Marie Brassard che prosegue la sua personale riflessione sulle potenzialità del corpo tecnologico nella rappresentazione in Peepshow e il coreografo Dave St-Pierre che mette a nudo tutto ciò che lumanità non vuole mostrare in La pornographie des ames. Dal Belgio la performance Duet di Kris Verdonck, mentre arrivano due novità dalla Germania e dalla Svizzera con Marion Pfaus e Felicia Zeller in Rigoletti e Barbara Weber e la sua irriverente Mother T unplugged, biografia poco agiografica e molto musicale di Madre Teresa.
Ma lappuntamento più attraente - soprattutto per lassessore Vittorio Sgarbi, che ha promesso nuovi finanziamenti al festival - è con il teatro britannico.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.