Cronaca locale

Un milione in festa Tutto aperto fino all’alba

Successo della Notte bianca. Piazza Duomo e i luoghi dei 400 eventi presi d’assalto. Traffico in tilt per molte ore

(...) In una Milano così piena di eventi gratuiti, l’unico imbarazzo è stato scegliere come viverla: tram e metrò fino al mattino e oltre 400 show in cui abbandonarsi, traffico in tilt ovunque, 400 vigili arruolati, 118 allertato fino all’alba. Chi ha puntato su un solo evento e chi ha preferito girare senza sosta lasciandosi cogliere da quanto spuntava dietro l’angolo, ma la cosa più bella, hanno garantito tutti, è stato bighellonare senza una meta precisa, imbattendosi quasi per caso in concerti jazz, gare di liscio, sfilate di moda, musei, visite guidate, corse e biciclettate.
L’altra Milano ha preso il via alle 14 con la «500 miglia Race Challenge», una gara di go-kart attorno alla Triennale. Sparsi per tutta la città banchetti dell’Avis, Medici senza frontiere e Telefono Azzurro, l’associazione Parkinsoniani d’Italia era presente in piazza Santo Stefano con un concerto di Bruno Lauzi. B come Beneficenza, ma anche come Business: la Camera di Commercio ha stimato un indotto da 2 milioni e mezzo di euro per i 6300 bar, ristoranti, discoteche, sale da ballo, da gioco e cinema. Code a Palazzo Marino e centinaia in fila alla Scala per le visite, oltre 1.500 prenotazioni, fino alle 5 del mattino, con una fiumana di gente lungo tutto il fianco del Piermarini occupando gran parte della strada e del marciapiedi. Ma il clou si è tenuto nel cuore della città, dove il concertone di piazza Duomo organizzato da Rtl 102.5 con Gigi D’Alessio, Negramaro, Gemelli Diversi, Marina Rei, Marco Masini, Anguun, Francesco Renga, Max Pezzali e The Servant, ha richiamato decine di migliaia di persone. Con ragazzini in fila dalle tre del pomeriggio per accaparrarsi i posti sotto il palco. Affollatissima piazza del Cannone per il «Miller tour» con Paolo Meneguzzi, Max Pezzali, Esa e Kelly Joyce. Chi non ama il pop da classifica ha comunque avuto solo l’imbarazzo della scelta: concerti barocchi a Palazzo Marino, jam session all’Ottagono, esecuzioni da Gershwin in piazza San Carlo, omaggi ai Beatles e a Fabrizio De Andrè in Santo Stefano, swing in Santa Maria Beltrade, sax e organo ai Santi Apostoli, jazz al Museo della Scienza, karaoke lirico al Conservatorio. Per chi era colpito da scariche di adrenalina e non riusciva a stare fermo, le possibilità sono state esagerate: migliaia scatenati sulla spiaggia all’Arco della Pace dove si ballava a ritmo della musical revival fra pinte di birra e piedi a mollo nella piscinetta, tango nella galleria del Corso, R'n'b e liscio sulla pista da ballo in piazza Affari dove era stato allestito un salotto barocco, funky in Brera senza i soliti ambulanti, elettronica all’ex Paolo Pini e al parco Lambro, dove c’era «l’amaca party», ma anche rassegne di musica e immagini, colonne sonore dei film più famosi proiettati sul maxischermo, all’ingresso un cartello con «l’obbligo di salutarsi», migliaia di persone e milioni di zanzare nonostante gli zampironi: e così hanno fatto festa pure loro. La maratona si è chiusa all’alba: i forzati della «notte bianca» si sono dati appuntamento alle 5 ai Giardini di Palestro per ascoltare le percussioni giapponesi, poi sul tetto del Duomo per farsi cullare dalle poesie, alle 6.

30 per la prima brioche del nuovo giorno, mentre con un’efficienza tutta milanese 21 squadre dell’Amsa erano già pronte per ripulire la città.

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