Il maltempo, che ha colpito pesantemente negli ultimi tre giorni tutto il Nord e in particolare la Lombardia, ha lasciato il segno. Per giunta, le previsioni meteo non dicono nulla di buono, almeno nel senso di una più decisa stabilità che ci riporti alla realtà del calendario, cioè alla vigilia dellestate, che inizierà proprio a cavallo del weekend. Ma è già possibile una prima, sia pure incompleta stima dei danni cge riguardano lagricoltura. «Da un primo esame della situazione, i danni delle precipitazioni di questi giorni ammonterebbero già a decine di milioni di euro. Calcoli più precisi, comunque, si potranno fare solo quando le intemperie saranno cessate e sulla scorta degli accertamenti puntuali che verranno conseguentemente effettuati». Lo precisa in una nota la Cia (Confederazione italiana agricoltori) che «ha avviato in queste ore un monitoraggio della situazione» per verificare i danni subiti dalle colture e dalle aziende del primo settore e «chiedere leventuale stato di calamità».
Le zone più colpite sono dunque la Lombardia (soprattutto la provincia di Cremona), ma anche Piemonte, Emilia Romagna, Trentino e parte del Veneto e del Friuli hanno sofferto il passaggio delle massicce perturbazioni. Pesanti conseguenze si sono avute in particolare per i vigneti - dove tra poco più di un mese e mezzo, a seconda delle zone e dei vitigni, inizieranno le operazioni di vendemmia - e per le coltivazioni di ortofrutta (frutteti e orti a cielo aperto). Allagati i campi coltivati a mais, grano e foraggiere, ma anche danni per le strutture e i macchinari aziendali.
«La violenta e abbondante pioggia - aggiunge la Cia - ha provocato enormemente e rapidamente linnalzamento dei livelli dei fiumi (Po in testa), così come dei laghi e dei bacini naturali, causando allagamenti nei terreni agricoli e nelle strutture aziendali. Molti sono stati gli smottamenti e le frane», con le immancabili conseguenze anche sulla viabilità e sui trasporti, mettendo a rischio la percorribilità dei ponti che, in alcuni casi, sono stati temporaneamente chiusi, in attesa del reflusso nei corsi dacqua. Vitigni, frutteti e orti hanno subito effetti preoccupanti specialmente a causa dalle forti grandinate, che provocano danni irreparabili. Particolarmente colpiti le coltivazioni di pesche, susine, albicocche, mele e pere e quelle di ortaggi, che in questo periodo sono abbondanti nei campi.
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