milioni di euro

Gli stipendi dei calciatori? Scandalosi. Almeno così hanno detto in molti in questi anni. Ve ne offriamo una breve carrellata: vedremo nei prossimi giorni chi sarà coerente.
Michel Platini: «Immorali certi ingaggi»
«Ci vuole un tetto alle spese dei club per l'acquisto e gli stipendi dei calciatori per evitare il rischio di un'implosione finanziaria. Le offerte astronomiche per un calciatore sono una cosa che va nel senso contrario a quello dell'etica e della morale comune».
La Consob: «Gli stipendi sono esagerati»
«Appare condizione imprescindibile per il riequilibrio economico della gestione delle società sportive la riduzione dell'incidenza sui ricavi dei costi della produzione, tra i quali assume rilievo il costo degli stipendi dei calciatori».
I Gesuiti: «Mettere dei limiti è sacrosanto»...
«Di fronte alla crisi e alla necessità di restituire al calcio i suoi valori l'urgenza rimane quella di creare una Authority europea che stabilisca un calmiere agli stipendi, fissandone un minimo e un massimo».
...e i Comunisti: «Devono essere pagati come operai»
«Il calcio capitalistico va sciolto e rifondato su basi democratiche e popolari senza più alcun apporto diretto e indiretto dei privati e gli stipendi dei calciatori devono essere stipendi da lavoratori».
Gianni Rivera: «Non si può più prescindere dai numeri»
«Le società che non hanno mai badato a spese, adesso non possono prescindere dai numeri. Tante gestioni sono state dispendiose, pur di apparire molti presidenti si sono indebitati ed oggi sono prigionieri delle loro azioni. E non mi riferisco al Milan».
Gennaro Gattuso: «Ridimensioniamoci»
«Tenuto conto della crisi sono disposto a ridurmi lo stipendio. La crisi è un problema che tocca tutti e anche noi calciatori, come i dipendenti di altre grandi aziende, abbiamo il dovere di ridimensionarci».

«Giovanna Melandri: «Un tetto per tutti»
«Il governo italiano farà tutto il possibile perché si realizzi una riforma del calcio a livello europeo che comprenda una redistribuzione dei diritti tv e una limitazione degli ingaggi dei giocatori».
Era il 2006...