Mille donne a cena per tifare Moratti

MilanoMille a cena con Letizia. Ed erano anche di più le donne sedute a tavola ieri a Milano alla serata elettorale da guinness dei primati organizzata dal sottosegretario Daniela Santanchè per la Moratti. «Milano - dice arrivando - è città femminile. Le donne la amano e si impegnano». Lei candidata dal centrodestra contro l’avvocato ultrasinistro Giuliano Pisapia ancora impegnato negli impossibili equilibrismi tra i centri sociali e i cattolici progressisti. Pronto a difendere, dovesse vincere, rom, coppie di fatto e le stanze del buco in ogni quartiere. Nessuna divisione, invece, per il popolo femminile raccolto ieri nel grande albergo milanese per ricordare che il nucleo fondante della società sta nella famiglia tradizionale. E non è un caso se all’ingresso il manifesto con la faccia della Moratti sia quello che dice «Raddoppieremo gli anziani assistiti nelle loro case». Pragmatismo e concretezza tutta femminile. La vita prima della politica. Ed è proprio questa la filosofia di una serata il cui dress code, a parte poche eccezioni, è amarla magari senza farla. Momento clou la telefonata del premier Silvio Berlusconi, «costretto a Roma da impegni istituzionali» spiegano. «Ma che - aggiungono - vista la platea avrebbe sicuramente preferito essere qui».
«Mille donne? Ho perso una grande occasione - ha detto - Voi siete la parte migliore, tenaci e concrete. E la Moratti è stato un grande sindaco, senza bisogno di mettere le mani nelle tasche dei milanesi». Poi l’attacco a Pisapia: «Lo appoggiano i violenti dei centri sociali ma anche giornalisti protagonisti di campagne diffamatorie contro di noi. E invece abbiamo dimostrato in Parlamento che, dopo la diaspora di Fini, siamo finalmente in grado di fare riforme indispensabili come quelle della giustizia, tributaria e dell’architettura istituzionale».In una seconda telefonata un altro affondo: «La sinistra, nel suo programma nazionale, ha cinque punti. Al primo c'è la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa».
All’hotel Marriott, spiegano gli organizzatori, la terza opzione dopo che le tante prenotazioni avevano reso insufficienti le prime due. Gli inviti? «Solo passaparola. Quello tra le donne funziona molto bene. E niente addetti ai lavori». Per scelta poca politica e tanta scuola, professioni, pubblico impiego, volontariato, pensionate. «Una serata tra donne. Normale se non ci fosse la straordinaria occasione. Il miglior modo per dimostrare che le donne del centrodestra non sono veline».
«Mille donne - racconta la Santanchè - ma sarebbero potute essere molte, molte di più. La dimostrazione che dopo tutto quello che si è detto e scritto, le donne stanno con Silvio Berlusconi». Ce ne vorranno di più nella giunta Moratti? «Io non ne faccio una questione di genere, ma di merito. Il mio voto? Io voterò e chiederò di votare per Silvio Berlusconi. Lassini? Io voto Silvio Berlusconi».
Presente la mondanità con Gabriella Dompé e Martina Colombari. Le istituzioni col ministro Mariastella Gelmini («Milano è un test nazionale e il Pdl lo supererà brillantemente grazie alla Moratti»), il sottosegretario Laura Ravetto, la bella europarlamentare Lara Comi, il coordinatore regionale Mario Mantovani e Tiziana Maiolo riavvicinatasi al Pdl dopo una rapida escursione tra i futuristi finiani. «Sono una vecchia femminista - sorride - sono qui tra le donne e non voglio che la sinistra vinca a Milano. Cosa che avevo detto a quelli di Futuro e libertà, ma non mi pare che abbiano capito».
A colpire è un mix di scolli, tacchi vertiginosi e gonnelloni da nonna, sorrisi resi più maliziosi da qualche ritocco e tranquille «sciure» in arrivo dalle case di ringhiera, gambe lunghissime piuttosto scoperte e più rassicuranti tailleur da vecchia borghesia. «Sono felice di essere qui. La Moratti è stata un ottimo sindaco. Deve vincere ancora lei. Non si può proprio dare Milano in mano a quelli là».

Una candidata racconta di giornate frenetiche. «Vado nei mercati, pago di tasca mia. Certo che voglio vincere. Alla faccia di chi dice che noi del Pdl siamo lontani dalla gente».
E sabato Berlusconi tornerà a Milano per una grande manifestazione al Palasharp.

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