Mille euro a bebè anche nel 2006

Recuperati 140 milioni per cultura e politiche sociali

da Roma

Prende forma il «pacchetto famiglia» della Finanziaria. Sarà quasi certamente garantito un «bonus bebè» da mille euro per i nati nel 2005 (dal secondogenito in poi) e per tutti i figli nati nel 2006. Lo stanziamento dovrebbe essere pari a 750 milioni di euro nel biennio (250 milioni per il 2005 e 500 milioni per il 2006). È questa la voce del pacchetto su cui la maggioranza ha, per il momento, trovato l’accordo. Si discute ancora, invece, su altre opzioni: dal bonus libro al sostegno per l’affitto alle famiglie disagiate o con figli non autosufficienti, dall’aiuto alle giovani coppie che cercano casa fino al sostegno per le famiglie che mandano i figli nelle scuole materne e negli asili nido privati. Oggi, la discussione andrà avanti in una riunione di maggioranza al Senato, presente Giulio Tremonti.
Le misure a favore delle famiglie per il 2006 valgono un miliardo di euro dopo la riduzione di 140 milioni, decisa ieri in un vertice di maggioranza al ministero dell’Economia, per finanziare altre spese, comprese quelle per la cultura. «Parte di queste risorse - conferma il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas - andranno al Fondo spettacolo». Al vertice di ieri, Tremonti è stato chiaro: per le risorse a favore di altri ministeri si può attingere solo al fondo famiglia. Così, si è deciso di limare 140 milioni per rifinanziare parzialmente i fondi cultura e spettacoli, e il fondo politiche sociali. Tremonti si è opposto a una modifica della tassazione delle rendite finanziarie per trovare altre risorse da destinare alla spesa sociale.
La limatura del fondo famiglia provoca qualche malumore in casa Udc, soprattutto da parte di Ivo Tarolli, capogruppo in commissione Bilancio del Senato. Ma il ministro centrista Carlo Giovanardi conferma, di fatto, l’intesa raggiunta nel vertice ricordando che l’ordine di grandezza di un miliardo rimane. «Il miliardo per la famiglia c’è, ed è blindato», ribadisce il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno. Si sarebbero anche trovate le risorse per un finanziamento parziale delle fregate Fremm.
La questione della «coperta corta» domina la discussione sulla manovra 2006. E non solo a livello di ministeri. A Palazzo Chigi si sono riuniti ieri i presidenti di Regioni ed enti locali, per lamentare i tagli decisi con la Finanziaria. A tutti, Silvio Berlusconi ha risposto che di fronte ad un momento difficile dell’economia e della finanza pubblica «i sacrifici devono essere di tutti», e che «si possono tagliare le spese senza ridurre i servizi per i cittadini». Ma non sono mancate alcune aperture. In particolare il presidente del Consiglio ha chiesto 48 ore di tempo per una risposta conclusiva sul fondo sociale da 500 milioni di euro, tagliato dalla Finanziaria. Oggi, la questione sarà discussa con Tremonti, e domani gli enti locali avranno la risposta del governo.
Va avanti, in attesa delle decisioni sul fondo famiglia, l’iter della Finanziaria al Senato. La maggioranza ha deciso di sforbiciare gli oltre 1.800 emendamenti presentati, riducendoli a circa 50 per rendere più rapida l’approvazione della manovra in commissione Bilancio. Vegas si augura che il «sì» arrivi entro domani.

Il relatore Riccardo Pedrizzi (An) propone una ulteriore stretta dell’esenzione dei capital gain che ora usufruiscono delle norme pex (partecipation exemption): l’esenzione si riduce al 91% nel 2006 e all’84% a partire dal 2007. Il maggior gettito è destinato alla Regione Sicilia.

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