Laspetto più inquietante della vicenda sta nelle parole scelte per vergare la minaccia sui muri della sede del Popolo della Libertà di Quiliano, nel Savonese. PArole che rievocano concetti davvero legati alla violenza politica, alla lotta armata di classe. Particolari che attribuiscono allepisodio un aspetto se possibile più grave.
A raccontare quanto accaduto è Mauro Peluffo, il responsabile della sede del partito in via San Pietro, allangolo con Via Bellotto a Valleggia. «Le frasi scritte con un pennarello sui marmi della facciata - spiega Peluffo - sono due: Le masse unite fan paura al potere e Silvio regalaci un sogno. Muori!. Le ho viste ieri mattina alle ore 8 quando, come tutte le mattine, sono andato ad aprire il point».
Una scoperta inattesa, che ha prima sorpreso, poi preoccupato lesponente del Pdl, che si è subito rivolto alle forze dellordine. Peluffo, oltre a essere responsabile della sede è anche proprietario dellimmobile e ha così subito presentato una denuncia ai carabinieri di Quiliano su quanto accaduto nella notte.
Impossibile però dare spiegazioni certe al gesto. «Non ho alcun sospetto su chi possa avere compiuto latto vandalico - allarga le braccia Peluffo - Non posso avere certezze. Potrebbe essere una bravata fatta dai ragazzi oppure un gesto molto più grave di intimidazione rivolta al nostro circolo del Popolo della Libertà. Quello che posso garantire è che non abbiamo mai ricevuto minacce o lettere anonime, né abbiamo mai avuto screzi con altre formazioni politiche. Mi auguro che le forze dellordine possano davvero fare chiarezza sullincrescioso atto vandalico».
A preoccupare, comunque, è proprio il tono delle frasi, che fanno riferimento a un clima di scontro politico molto pericoloso.
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