Chiamatelo pure mini-tsunami. Perché londa che venerdì sera ha scavalcato la diga del porto di Vado Ligure e distrutto un centinaio di auto in sosta ha fatto davvero pensare al peggio. Si è trattato probabilmente dellevento più clamoroso avvenuto in una notte caratterizzata in quasi tutta la Liguria da una forte perturbazione che, per quanto annunciato, ha comunque provocato seri danni e disagi.
Londa anomala A ieri pomeriggio non era ancora del tutto chiara l'entità dei danni verificatisi nella città di Savona, dove attorno alla mezzanotte un'onda anomala, superata la diga foranea, si è abbattuta sugli autoveicoli fermi in attesa di imbarco. «Non avevo mai visto un'onda simile», dice l'ufficiale della Capitaneria di guardia. L'onda, la cui altezza secondo le stime della guardia costiera era di 13-15 metri, ha distrutto sia le automobili - in gran parte Alfa Romeo nuove fiammanti che erano destinate al mercato estero - sia la casetta dei piloti che dirigono le manovre di uscita e di entrata dal porto, distruggendone il piano terra. «Per fortuna - conclude lufficiale - ci sono stati soltanto danni materiali».
Il Ponente flagellato Pioggia intensa, forti raffiche di vento ed una violenta mareggiata si sono abbattuti nella notte sulle costa e l'entroterra liguri provocando numerosi danni, allagamenti, frane, smottamenti. Sempre nel Savonese si sono segnalati straripamenti del fiume Centa, in più punti, nella zona di Albenga. Vento e pioggia hanno portato devastazione anche in tutta la provincia di Imperia, anche se la zona più colpita risulta essere quella tra Sanremo e la valle Argentina. A Ceriana è salito a 21 il numero delle famiglie sgomberate dalle loro abitazioni, a scopo precauzionale, per l'abbondante pioggia caduta che ha superato la soglia limite. Frane si sono verificate un po ovunque. La più grave sulla provinciale 55, tra Ceriana e Baiardo, dove un'automobilista è rimasta sepolta a bordo della sua Ford Escort, sotto un ammasso di alberi, pietre e fanghiglia ed è stata salvata da un maresciallo dei carabinieri che è riuscito ad estrarla dall'abitacolo pochi istanti prima che la vettura fosse portata via dal cedimento di un tratto di strada.
Genova «sottovento» Nel Levante genovese una barca a vela di nove metri che ha rotto gli ormeggi a causa del vento e del mare mosso è finita contro gli scogli del porticciolo di Santa Margherita. Il forte vento che per tutta la notte ha spazzato la città ha obbligato i vigili del fuoco ad un super lavoro, con una cinquantina di interventi. Alberi e rami abbattuti, cornicioni pericolanti, cartelli pubblicitari sradicati e piccole frane hanno tenuto impegnati i pompieri per tutta la notte. Non si segnalano comunque situazioni di particolare disagio, oltre alla frana che ha bloccato la provinciale per Orero. Disavventura per due fidanzatini milanesi di vent'anni che ieri pomeriggio sono stati travolti da un'onda mentre stavano facendo una passeggiata sulla spiaggia di Camogli. La ragazza è stata ricoverata al San Martino con un trauma toracico provocato dall'impatto contro le rocce sulla battigia, mentre il giovane ha riportato solo ferite lievi. Nel Tigullio si segnala il recupero di una carcassa di cinghiale, probabilmente travolto da una piena e trascinato nel mare di Sestri Levante, oltre al crollo di un muraglione dei cantieri di Riva Trigoso a seguito della mareggiata che ha anche distrutto diverse barche. Resta il pericolo di detriti in mare.
Pompieri al lavoro nello Spezzino Mattinata di calma ieri nello spezzino dopo la notte di pioggia e vento che ha costretto i vigili del fuoco a continui interventi. Non si segnalano episodi di particolare gravità, ma un numero elevato di piccole frane, smottamenti, alberi abbattuti, strade allagate, infiltrazioni all'interno di edifici.
Pericolo scampato Lannuncio tanto atteso è arrivato ieri mattina.
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