Roma - La procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale per accertare la dotazione dei sistemi di sicurezza delle minicar, le piccole auto guidate soprattutto da minorenni, e se questi rispondano ai criteri di omologazione dei mezzi. Indagine che comunque esclude la possibilità di arrivare al blocco delle mini auto in circolazione. Tra le verifiche disposte i criteri di omologazione ed il loro rispetto da parte delle case produttrici: per questo motivo gli inquirenti si rivolgeranno al ministero dei Trasporti.
Le indagini, per il momento senza ipotesi di reato nè indagati, sono affidate ai pubblici ministeri Laura Condemi e Lina Cusano, già titolari degli accertamenti su due incidenti mortali a Roma(coinvolti due giovanissimi), avvenuti nello scorso aprile rispettivamente nel quartiere residenziale dell’Olgiata e sulla Tangenziale.
A determinare l'avvio di indagini a più ampio raggio sul mondo delle minicar sono stati gli esiti delle consulenze tecniche svolte sui due mezzi: in particolare, gli esperti hanno rilevato la totale assenza di sistemi di sicurezza su entrambe le mini auto. Proprio ieri i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno parlato di un’interrogazione parlamentare nella quale sottolineano, tra l’altro, la necessità di una modifica della normativa volta ad aumentare le condizioni di sicurezza.
Le minicar o quadricicli, omologate per legge come ciclomotori, sono un fenomeno in crescita in Italia. Nel 2009 le vendite di queste piccole vetture, che servono anche per il trasporto pesante, hanno totalizzato le 8.024 unità (quelli leggeri sono stati 6.499 rispetto ai 6.201 del 2008), con un boom di consegne a Roma (1.359, pari al 16,94% del totale nazionale), dove incontrano in particolare i gusti dei più giovani.
In Europa solo la Francia, dove le voiturettes furono lanciate agli inizi degli anni ’80, supera l’Italia come numero di vendite (14.620 unità nel 2008). Gli utenti, secondo un sondaggio dell’Ancma (Associazione nazionale ciclo, motociclo, accessori) ne apprezzano l’economicità e facilità d’uso (basta avere 14 anni e un patentino rilasciato su prova teorica, oltre al certificato medico. È comunque in arrivo anche la prova pratica in base alla nuova legge sulla sicurezza stradale e si attendono i regolamenti attuativi del Ministero dei Trasporti.
Le minicar piacciono agli studenti (il 19% degli utenti) ma incontrano i favori anche dei pensionati (24%) e degli impiegati (21)%.
I quadricicli si distinguono in leggeri e pesanti. I primi hanno una potenza massima netta inferiore o uguale a 4kW per i motori diesel o elettrici (cilindrata inferiore o uguale a 50 cm3 per i motori ad accensione comandata), la velocità massima è di 45 km/h e la massa a vuoto è inferiore o uguale a 350 kg. I quadricicli pesanti hanno invece una potenza massima netta del motore inferiore a 15 kW e una massa a vuoto inferiore o uguale a 400 kg (550 per i veicoli destinati al trasporto merci).
L’Ancma sottolinea come in Italia l’incidenza dell’incidentalità riferibile ai quadricicli rispetto al totale nazionale sia trascurabile. Difatti, secondo i dati 2008, gli incidenti registrati sono stati 385, per un incidenza sul totale nazionale dello 0,1% (18 morti e 610 feriti). Il livello tecnologico mirato alla sicurezza dei veicoli prodotti - prosegue Ancma - migliora ogni anno: oltre alle cinture di sicurezza, da sempre presenti su tutti i veicoli, nella scorsa primavera è stato presentato un modello di minicar dotata di air-bag e si stanno sviluppando le prime applicazioni di frenatura avanzata (ABS).
Sono stati anche sviluppati e commercializzati propulsori gestiti elettronicamente che rendono sempre più difficile le
modifiche illegali del motore. A ciò si aggiungano le recenti modifiche al Codice della Strada, che hanno aumentato sensibilmente le sanzioni per chi produce, vende o direttamente effettua alterazioni illegali dei veicoli.