In Lombardia sono oltre 3.100 i beni sequestrati alla criminalità organizzata. Nelle province di Milano e Monza e Brianza sono 2.300, per un valore di circa un miliardo di euro e tra questi 100 sono aziende. Numeri forniti dal ministro dellInterno Roberto Maroni ieri in prefettura durante la firma di un protocollo dintesa tra 26 comuni per combattere e prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo delleconomia legale. Maroni ha ricordato che in Italia negli ultimi 3 anni e mezzo di governo sono stati sequestrati oltre 45 mila beni, di cui 2.600 aziende, per un valore di 25 miliardi di euro. Il ministro ha anche sottolineato come lesecutivo abbia varato «normative per rendere più celere la confisca del beni», ma a dimostrazione di «quanto sia ancora lunga la strada da percorrere», ha ricordato come il fatturato della criminalità organizzata si aggiri sui 200 miliardi di euro lanno. Il protocollo siglato tra i comuni milanesi e brianzoli, la Prefettura di Milano e quella di Monza, prevede che i firmatari rafforzino «la collaborazione per prevenire e contrastare possibili fenomeni di infiltrazione sul territorio, tutelando leconomia legale e approntando strumenti per consentire un proficuo controllo delle attività più vulnerabili alle contaminazioni mafiose, realizzando una costante attività di monitoraggio che tenga conto delle particolari realtà locali». Da qui lesigenza di «garantire la trasparenza dellazione amministrativa» e di «attivare un constante scambio di informazioni e aumentare la vigilanza allinterno di ciascun ente».
Maroni ha sottolineato come lorganizzazione criminale più pervasiva sia da tempo la ndrangheta, non solo ritenuta la più pericolosa in Italia, ma anche nel mondo, tanto da essere inserita in una apposita lista negli Usa dove precede Cosa nostra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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