Paolo Giovanelli
da Milano
A tutto gas, ma non solo: ieri lamministratore delegato dellEnel, Fulvio Conti, ha giocato unaltra puntata della partita del metano in Italia. Da un lato ha smorzato lallarme sul possibile black out del gas che aveva suscitato lirritazione del ministro Scajola, affermando che «noi parliamo di rischio, e rischio non vuol dire certezza; il rischio dipende dalle condizioni meteo e dai consumi e dalla forte spinta dellutilizzo del gas per produrre energia elettrica. Tutto questo non necessariamente porta a un black out». Dallaltro ha rilanciato la candidatura ufficiale a costruire un rigassificatore: «Ci sono diversi progetti, li stiamo esaminando. Si tratta di individuare quello più opportuno per noi» ha affermato.
La partita di Conti ha alcuni aspetti che non vanno sottovalutati. Da un lato lad Enel gioca la carta dei rigassificatori (e la fa pesare con lallarme black out) per avere una fonte diretta di approvvigionamento. Ed è la scelta più ovvia e sensata. Daltro canto non sono in pochi (guarda caso, tra la concorrenza) a sostenere che il gruppo elettrico si sta comportanto da formidabile alleato dellex ad Enel, Paolo Scaroni, che oggi occupa la stessa posizione allEni. La vecchia coppia Scaroni-Conti, secondo questa tesi, non si è affatto sciolta, anzi, sta funzionano a... tutto gas. Obiettivo: riposizionarsi rapidamente sul business del futuro, i rigassificatori, visto che lEni dovrà cedere parte della capacità di trasporto dei gasdotti. Spartendosi il mercato. Certo, è una tesi sostenuta da una concorrenza decisamente allattacco. Daltra parte: a pensar male si fa peccato...
E ieri sul gas non si è mosso solo Conti, ma anche il presidente dellAutorità per lenergia, Alessandro Ortis, che si è chiamato fuori dalla vicenda black out («Non tocca a me fare previsioni, valuterà il comitato per la sicurezza che si riunisce al ministero dellIndustria» ha affermato) e lo stesso ministro Scajola. Il ministro, che ha detto che i consumi di gas sono alti ma che non cè allarme, ha autorizzato la costruzione del terminale di Livorno, che dovrebbe iniziare entro i prossimi dodici mesi. La capacità annua del nuovo rigassificatore, costruito dallAmga di Genova e della spagnola Endesa, dovrebbe essere poco inferiore ai 4 miliardi di metri cubi lanno.
Fin qui la questione gas, ma Conti (che tra laltro ieri ha presentato la nuova iniziativa a sostegno dellattività sportiva dei disabili) ha anche affrontato i temi legati alle alleanze internazionali, Francia in prima linea: «Nei prossimi giorni incontrerò il presidente di Edf, Pierre Gadonneix» ha affermato. Lincontro, in vista della partecipazione di Enel nel progetto per le nuove centrali nucleari Epr, con una quota del 12,5%, secondo quanto ha riferito lo stesso Conti si svolgerà a Parigi. Uno sblocco della situazione è importante, anche per fugare il dubbio che Parigi, incassata la partecipazione in Edison, adesso stia giocando a perder tempo e ad alzare il prezzo delle contropartite.
E a proposito di Francia: secondo la relazione della Corte dei conti, il 13 settembre Enel ha offerto 332 milioni per la partecipazione del 35% in Snet, la società francese controllata al 65% da Endesa che produce elettricità con carbone e idroelettrico.
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