Sono 8,9 milioni (il 17,6 per cento della popolazione) gli italiani che approfittano del periodo di Pasqua per andare in vacanza, rispetto ai 6 milioni partiti nel 2009. È quanto risulta dalla ricerca dellOsservatorio nazionale del turismo.
In questo inizio di primavera 7,2 milioni di italiani (81,1 per cento) hanno scelto di restare nel Bel Paese, oltre 1,5 milioni andranno allestero, circa 100mila non hanno ancora deciso. Per chi preferisce recarsi oltre confine lalternativa è tra le capitali culturali (60,9 per cento) e le destinazioni balneari (25,1), lItalia offre maggiore varietà: 2,5 milioni di italiani scelgono le coste, 2,1 milioni le città darte, 1 milione di vacanzieri preferisce la montagna, e oltre 840mila la campagna.
Allavvio la stagione dei laghi, dove si recheranno il 5,7 per cento degli italiani in vacanza. Nel solo periodo di Pasqua il turismo degli italiani attiverà consumi per oltre 4,8 miliardi di euro, dei quali 3,2 miliardi resteranno in Italia. In media, infatti, la previsione di spesa pro capite è di 443 euro per i soggiorni in Italia e 1043 euro per quelli allestero. Segnali positivi anche per i flussi dallestero verso lItalia: nei primi mesi dellanno, come rileva lEnit nella tradizionale indagine di Pasqua presso i tour operator stranieri, si riscontra, sia pure con andamenti diversi nei vari mercati, una generale ripresa dei viaggi verso il nostro Paese, in linea con il generale incremento del desiderio di viaggiare dopo un 2009 in cui la crisi globale ha pesato fortemente. Lindagine mostra un forte ottimismo sul fronte del turismo organizzato. Il 71 per cento degli operatori contattati, infatti, dichiara che la destinazione Italia avrà nel 2010 un aumento di flussi turistici, per il 14 per cento il trend sarà stabile e solo per il 15 per cento sarà in diminuzione. Un quadro sostanzialmente coerente con le stime dellOrganizzazione mondiale del turismo che per il 2010 prevede una crescita dei flussi internazionali pari al 3-4 per cento. «I dati di previsione delle vacanze di Pasqua unitamente a quelli relativi al turismo montano dei primi tre mesi dellanno non lasciano dubbi: è oggi in atto una forte ripresa del settore -.
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