Ministro ubriaco in Senato, chieste le dimissioni

Dopo Boris Eltsin, George Bush, Nicolas Sarkozy, è la volta del ministro belga delle Pensioni, Michel Daerden, pizzicato dalle telecamere visibilmente alticcio. E molti adesso chiedono le sue dimissioni.
Soprannominato «il Gainsbourg della politica», il ministro vallone è intervenuto, in stato di ebbrezza, in Senato. Subito, dai banchi della Nva, la Nuova alleanza fiamminga, partito che si batte per l’indipendenza delle Fiandre dal Belgio, i deputati nazionalisti hanno reclamato le dimissioni di Daerden, giudicando il suo comportamento «inaccettabile».
«Un qualunque impiegato arrivasse al lavoro in quelle condizioni e partecipasse a una riunione importante, sarebbe immediatamente licenziato. Perché dovrebbe essere diverso per un ministro?», ha dichiarato ai microfoni della Rtbf il presidente della Nva, Bart De Wever.
C’è un precedente - ricorda oggi Liberation - al comportamento del 60enne Daerden: il ministro è diventato una star di internet nel corso delle elezioni municipali del 2006, quando, dopo un suo intervento in un comizio, alla domanda se fosse ubriaco rispose con una frase rimasta agli annali: «Non più del solito».
Di precedenti ce ne sono anche fuori dal Belgio: in tutto il mondo i casi di uomini politici apparsi in stato di ubriachezza - vera o presunta - sono numerosi. L’ex ministro delle Finanze giapponese Shoichi Nakagawa, 56 anni, fu costretto alle dimissioni dopo essersi presentato a una conferenza stampa al G7 finanziario a Roma a febbraio in stato di apparente ubriachezza.

Al G8 di Heiligendamm, fu il presidente francese Sarkozy a dare l’impressione in conferenza stampa di non aver bevuto solo acqua minerale nel corso del suo lungo colloquio con l’omologo russo Vladimir Putin avvenuto poco prima.

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