«Voglio ritornare in Romania con mia madre». È lappello che C.I., la diciassettenne romena accusata assieme a Doina Matei della morte di Vanessa Russo, la ragazza di 22 anni uccisa alla stazione delle metropolitana Termini con la punta di un ombrello, ha fatto ieri allautorità giudiziaria italiana. E tutto questo dopo la scarcerazione disposta dal Tribunale del riesame per i minorenni di Roma il 17 maggio scorso.
Secondo quanto si è appreso, C.I., che dal momento della scarcerazione non si è mai mossa da una struttura di accoglienza della capitale, ha fatto una formale richiesta ai giudici del Tribunale per i minori di Roma per ritornare assieme alla madre nel Paese dorigine.
Il suo legale, lavvocato Carlo Testa Piccolomini, ha preannunciato la presentazione per questa mattina di unanaloga e formale richiesta da parte della madre, giunta nella capitale nei giorni scorsi per stare vicino alla figlia, indagata nellambito dellinchiesta sulla morte di Vanessa Russo per concorso morale in omicidio volontario, insieme con la connazionale 21enne Doina Matei.
Anche alla luce delle motivazioni dei giudici del riesame, il legale di C.I. sostiene linnocenza della sua assistita.
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