«Il mio avversario fa solo demagogia»

Il dissenso scritto di Repetto sul protocollo d’intesa del waterfront e l'abbraccio con i comitati del ponente lasciano perplessa Renata Oliveri, candidata della Cdl alla Provincia di Genova, che non risparmia critiche all’avversario politico.
La lettera in cui Repetto conferma il dissenso su molti punti del programma sottoscritto da Regione, Comune, Provincia e Autorità portuale non la convince?
«Non mi convince affatto. E' semplicemente un atteggiamento strumentale, volto a cercare solo consensi».
Ossia?
«Repetto ha sottoscritto il protocollo, ha firmato per conto della Provincia e contemporaneamente fa resistenza. Questa si chiama incoerenza e denota anche una forte irresponsabilità politica».
Ma lui dichiara che da tempo denuncia di non appoggiare parte del progetto.
«E allora perché firmarlo? Non capisco questo atteggiamento o meglio questa politica della doppia direzione. Si dice sì a un importante documento come questo e poi si va tra la gente a dire che non si è affatto d'accordo con il suo contenuto. I cittadini sono in grado di trarre le conseguenze. Torno a ribadire che questo è il tipico esempio di strumentalizzazione in fase pre-elettorale».
L'appoggio di Repetto ai comitati e alle associazioni di Pegli e Multedo che dicono no all'Affresco di Piano?
«Solo un modo per arginare i problemi e ottenere consensi».
Le proteste dei pegliesi non saranno ignorate.
«Il porto è un argomento che riguarda tutti: istituzioni, Autorità portuale, sindacati e cittadini. I cittadini di Pegli e Multedo hanno tutto il diritto di manifestare perplessità e preoccupazione, nessuno vuole contestare le loro osservazioni. Ma è anche vero che l'accordo raggiunto si basa su un progetto nel frattempo passato attraverso numerose modifiche. Genova sì è data inoltre altri due anni di tempo per trasformare ulteriormente il progetto di Renzo Piano. L'obiettivo è quello di continuare ad ascoltare e a valutare ogni singola situazione. Pegliesi compresi».
Torniamo alla lettera inviata da Repetto al presidente dell'Authority, Novi.
«Le lettere di dissenso non hanno nessuna rilevanza, specie poi quando si tratta di argomenti così importanti e delicati. Il lavoro svolto in questi ultimi tre anni e l'accordo raggiunto denotano la volontà di andare avanti. Non per questo Regione, Provincia e Comune si sono detti perfettamente in linea con le decisioni prese. Hanno espresso lo stesso orientamento, a quanto pare.

Non capisco dunque perché all'improvviso si debba mettere in discussione l'operato di Piano che ha sempre lavorato e pensato al suo Affresco come riscatto del ponente. Cerchiamo di tenere il porto fuori da ogni tipo di strumentalizzazione politica».

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