Modena - Abete spegne il fuoco intorno al contratto di Donadoni. «Noi abbiamo fiducia nell’uomo e nel tecnico, siamo soddisfatti del suo lavoro, a suo tempo affronteremo l’argomento e vogliamo andare all’Europeo con grande chiarezza dei ruoli».
Tradotta, la frase del presidente federale vuol dire molto semplicemente che a Roma prendono tempo. E che un eventuale rinnovo, biennale, fino al mondiale del Sud-Africa, sarà comunque legato al risultato nell’Europeo. Più esplicito (finalmente) Abete nei confronti di Guido Rossi: «Il suo è un giudizio astioso, è stato 3 mesi nel calcio...».
Ieri sera il ct Donadoni, al termine della partita con le Far Öer, è stato costretto a rispondere sull’argomento: «Il mio contratto? Chiacchiere inutili. Ho solo risposto educatamente a una domanda che mi era stata fatta ma in realtà questo è un argomento che non mi interessa, io non mi pongo la questione. Non so se il mio futuro è legato al risultato che l’Italia otterrà all’Europeo, questa cosa non interessa me e quindi non deve interessare neppure a voi».
Però questa nazionale rischia di diventare la faccia sana del nostro calcio: «Sì, la festa, la gente, grande partecipazione, una vittoria soddisfacente. Siamo insoddisfatti per essere stati inseriti in seconda fascia? No, sono polemiche sterili e senza senso», ha chiuso il ct.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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