«Il mio elisir di giovinezza: lavorare sempre»

Per non invecchiare studio e scrivo pezzi scientifici

Margherita Hack, astronoma e astrofisica, a 85 anni è sempre attivissima nel suo lavoro.
Ha qualche trucco per mantenere così viva la mente?
«Nessuno. È solo che lavoro sempre. Per fortuna il mio cervello continua a funzionare bene: non so se sia merito mio o del Dna».
Quindi lavorare funziona?
«Sì, perché mi piace. Ora mi dedico alla divulgazione scientifica: è il gusto di far capire in che cosa consista la ricerca».
Giochi e metodi antietà servono alla mente?
«Sì, sono modi di esercitare il cervello: anche lui, come i muscoli, ha bisogno di ginnastica per stare in forma. Cruciverba, dama, scacchi costringono a pensare. Chi fa un lavoro intellettuale, poi, fa sempre ginnastica».
Si dedica mai a questi giochi?
«No, magari qualche cruciverba in treno. Ma soprattutto scrivo e mi tengo aggiornata».
Legge molto?
«Prediligo gli argomenti scientifici; poi i giornali per la politica».
Romanzi?
«No, al massimo qualche saggio, ma solo se ho tempo. Non mi rimangono molti momenti liberi».
Consiglierebbe i giochi?
«Se una persona ha interessi scientifici o letterari, coltivarli è il modo migliore per mantenere il cervello in funzione.

Ma anche i cruciverba possono andare bene, comunque richiedono una certa cultura. Tutti i metodi sono apprezzabili».
Anche quelli elettronici?
«Sì, certo. Anzi, i giochi elettronici mantengono anche i riflessi. È per questo che i bambini sono molto più bravi di noi».

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