La cittadina olandese di Meerssen balzò agli onori della politica internazionale quando nell870 venne firmato proprio là il trattato che sanciva la divisione dellimpero carolingio. Come si può leggere ne I miracoli eucaristici e le radici cristiane dell'Europa (Edizioni Studio Domenicano) di Sergio Meloni, verso la metà del secolo X la città era infeudata a Gerberga, figlia del duca Enrico lUccellatore. Divenuta moglie del re dei franchi, Gerberga donò i suoi possedimenti di Meerssen ai monaci benedettini di Reims, i quali nel 968 diventarono titolari anche della chiesa locale. Questa chiesa venne da loro ampliata e nel 1222 fu teatro di uno strepitoso miracolo eucaristico. Mentre vi si celebrava la messa, allatto della consacrazione il sacerdote officiante spezzò, come al solito, la cosiddetta Ostia Magna, quella grande con cui si comunica il celebrante. Dallostia spezzata cominciò a sgorgare copioso del sangue che zampillò fino a macchiare la tovaglia sullaltare. Seguì lusuale inchiesta e il riconoscimento del miracolo, dopoché lostia miracolosa venne conservata in un prezioso reliquiario. Quasi due secoli e mezzo dopo, esattamente nel 1465, un furioso incendio distrusse completamente la chiesa del miracolo. Ma un contadino era riuscito a portar fuori il reliquiario traendolo dalle fiamme.
Quantunque mezzo abbrustolito, quando si poté aprirlo si trovò che lostia miracolosa era rimasta illesa. Questo fu considerato un altro miracolo e ancora viene ricordato come «miracolo del fuoco». La chiesa, ricostruita, divenne basilica ed è meta di pellegrinaggi.Miracolo di Meerssen
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.