Gaetano Ravanà
da Agrigento
È stata battezzata e chiamata Anna Maria Rita, ha visto la luce in condizioni disperate visto che la mamma era deceduta da alcuni minuti. Ora è ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale «San Giovanni di Dio» di Agrigento e le sue condizioni continuano ad essere gravi. All'ospedale c'è la fila per vedere la piccola: la mamma, Giovanna Cavaleri di 32 anni, è morta lunedì pomeriggio stroncata da un collasso cardiaco. Venerdì scorso la donna si era recata nel nosocomio per sottoporsi ad alcuni accertamenti in day hospital, tanto rassicuranti che la donna era stata rimandata a casa. Poi però la tragedia.
Giovanna è giunta cadavere in ospedale a bordo di un'ambulanza e i medici lhanno immediatamente trasferita in sala operatoria per cercare di salvare il feto. Con un particolare taglio cesareo, la piccola è venuta al mondo nonostante il trasporto della madre - una donna che aveva problemi di obesità - sia avvenuto in condizioni drammatiche. Il cuoricino della bimba ha ripreso a battere quasi subito, ma gli altri parametri vitali lasciavano e lasciano tuttora poco ottimisti i medici. «Stiamo facendo più del possibile per salvare la vita di questa bambina - dice il dottor Azzali, responsabile delloperazione che ha salvato Anna Maria Rita - ma è chiaro che la situazione complessiva non è certamente bella. La bimba potrebbe avere subito danni tali da comprometterne determinate funzioni».
Intanto il sostituto procuratore che ha gestito dal primo momento la faccenda, Antonella Pandolfi, non ha disposto l'effettuazione dell'autopsia.
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