Cultura e Spettacoli

Miseria e nobiltà di uno scoop galattico

Alla fine dell’intervista in esclusiva planetaria, il collaboratore della leader aliena dice al giornalista: «Anna è molto contenta... si fida di lei». E l’ambizioso mezzobusto risponde: «Ne sono sicuro, ma non so se io mi fido di Anna». Però la trappola era già scattata.
Al centro della nuova serie Visitors non c’è solo l’eterno scontro fantascientifico fra gli extraterrestri decisi a conquistare il nostro pianeta e gli umani che vogliono ributtarli nello spazio. C’è anche il conflitto, tutt’altro che immaginario, fra chi detiene un potere e chi fa il mestiere di informare. La trappola di cui è vittima Chad Decker, il giornalista tv interpretato da Scott Wolff, è sicuramente ben congegnata. Ma si è dimostrata così efficace perché lui stesso c’aveva messo del suo. Al primo incontro con Anna, nell’atrio del Palazzo di Vetro dell’Onu, Decker si era fatto notare dalla fascinosa visitatrice al suo debutto con i media terrestri, per aver difeso l’ospite dall’ostilità dei suoi colleghi cronisti. Questi ultimi avevano chiesto alla giovane leader come pensava di rimediare ai danni provocati sulla Terra dalle sue astronavi e lui li aveva zittiti con una domanda tipo: ma voi marziani siete tutti così belli? Il colpo di fulmine, o qualcosa che ci si avvicina, era inevitabile.
E infatti. Siccome dopo tre settimane dal loro arrivo i Visitors piacciono già a molti umani ma ancora non a tutti, Anna pensa che un’operazione simpatia possa giovare alla sua causa, che è quella di conquistare la devozione dei terrestri per poi distruggerli con facilità. E cosa c’è di meglio di una bella intervista condotta da un giornalista non ostile?
Però potrebbe non bastare. E quindi, un paio di minuti prima di andare in diretta planetaria, Anna ammonisce Chad: «Niente domande che possano metterci in cattiva luce. Faccia come l’altra volta». Chad fa presente che «il mio compito è fare domande, anche quelle che possono creare difficoltà all’interlocutore». E l’aliena: «Allora annulliamo tutto». Mentre la cara leader fa per andarsene il giornalista, combattuto fra ambizione e deontologia professionale, vede sgretolarsi i suoi sogni di gloria e promette: «Sarò corretto». Anna si risiede e scandisce: «Non ci metta in cattiva luce. Questa intervista lancerà la sua carriera. Lei ci tiene, vero?».
Si accende la luce della diretta e Chad dice: «Ringraziamo Anna per averci dato l’occasione di conoscerla un po’ meglio». La leader, sorridendo, fa scattare la trappola: «Grazie a lei. La prego, chieda tutto quello che vuole, discuterò di ogni argomento senza riserve».
Terminata l’intervista, come s’è detto, Anna era contenta.

Chad, nonostante l’esclusiva megagalattica, molto meno.

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