In missione per conto della scienza

La vita di Norbert Wiener (Columbia, 26 novembre 1894 - Stoccolma, 18 marzo 1964) fu intensa quanto la sua attività cerebrale. Grande accademico “stanziale” (per quarant’anni al Mit di Boston) e grande viaggiatore (Cina, Giappone, quasi tutti i Paesi europei...), fu un grande docente ma anche un intelletto aperto alle idee altrui. Fu ingegnere nella divisione turbine e redattore dell’Encyclopedia Americana. Scrisse alcuni racconti di fantascienza (con il poco fantasioso pseudonimo W. Norbert) e un romanzo, The Tempter («Il tentatore») sulla vita del matematico e telegrafista inglese Oliver Heaviside. Inviò (senza ottenere risposta) un soggetto per un film al suo regista preferito, Alfred Hitchcock. Agnostico in fatto di religione, si avvicinò negli ultimi anni alla spiritualità hindù tramite Swami Sarvagatananda. Coordinò il progetto del «Boston Arm» (braccio di Boston), il braccio cibernetico che venne applicato con successo a un uomo all’inizio degli anni Sessanta. Rigorosissimo vegetariano, gran camminatore e fumatore di sigaro (che non abbandonava nemmeno quando nuotava), soggetto a periodiche crisi depressive, ebbe una vita familiare con più ombre che luci.

La moglie Margaret, simpatizzante nazista (dormiva con Mein Kampf di Hitler sul comodino) gli diede due figlie, Barbara e Peggy. Fra le sue opere, le più importanti sono La cibernetica e Introduzione alla cibernetica. Ma il suo pensiero emerge anche dall’autobiografia I Am a Mathematician e da Dio & Golem Spa. Cibernetica e religione.

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