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Mister X è Ciuccariello. E il Toro si smonta

Pomeriggio da avanspettacolo puro, targato Toro. Nell'albergo più lussuoso di Torino tre avvocati - Massimo Durante, Grazia Porta e Anna Pasquinelli - hanno rivelato il nome del Mister X che vuole comprare la società granata. Trattasi di Raffaele Ciuccariello (anche se la Pasquinelli aveva inizialmente parlato di "Ciuccarini"), «nato a Lucera (Foggia) il 7 febbraio 1941, da quasi 40 anni residente a Torino e da sempre innamorato del Toro, impegnato nel campo della ristorazione».
Il potenziale acquirente della società non era presente in sala («ha il dono dell'umiltà»), su internet non compariva alcuna attività legata al suo nome e, anzi, il solo Raffaele Ciuccariello ad avere un'utenza telefonica, registrata a proprio nome sul territorio nazionale «ha 80 anni e sta male», almeno questa la versione della signora che ieri ha risposto al telefono da Lucera. A Torino esistono invece due Giuseppe, uno dei quali gestisce un bar e abita in via Bidone(!), si tratta di uno dei figli del Ciuccariello neo-milionario. Gli avvocati sostengono infatti che «l'eredità che permetterebbe al nostro assistito di comprare il Toro è sostanziosa». Pare 600 milioni, di cui 100 da investire subito: 40 per comprare la società, 60 per la campagna acquisti. Mistero buffo. Anche perché, sempre secondo l'avvocato Durante, Ciuccariello avrebbe «dieci figli di cui uno, Norbert, fa l'investigatore privato». In realtà i pargoli sono otto, due femmine e sei maschi. E Norbert è il solo che, legato all'Associazione Monarchica Re Umberto, compare in rete. A lungo andare si sono aggiunti altri particolari: Ciuccariello pare viva in montagna, giri in Jaguar e abbia alle spalle alcuni problemi economici non da poco. E sarebbe il figlio illegittimo di un nobile: da lì arriverebbe la montagna di soldi. «Mio padre lo dice da dodici anni che per la nostra famiglia le cose prima o poi sarebbero cambiate - racconta il figlio Giuseppe, titolare del bar -. Ci ha fatto una bella sorpresa. So che esiste un'eredità, ma deve ancora riunire tutta la famiglia per parlarcene». Totò avrebbe applaudito, non c'è che dire. A sera, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, Ciuccariello ha confermato: «Voglio una squadra. Se non il Torino, sarà il Foggia o il Novara. Voglio entrare nel mondo del calcio e non bado a spese». Urbano Cairo, presidente del Toro, fa spallucce: «Pensiamo alle cose serie, dobbiamo conquistarci la salvezza. Mi hanno detto che la conferenza stampa è statauna roba ridicola. E comunque non ho intenzione di cedere il Toro».
A suo modo, la giornata passerà comunque alla storia, tra promesse di uno stadio di proprietà (te pareva...) e la rivelazione che «Cairo ha rifiutato l’ offerta di 40 milioni impedendo così una seria campagna di rafforzamento. Non ci vuole incontrare e tiene il Toro in ostaggio».
I tifosi - che avevano sentito fare i nomi più disparati: Lavazza, Ferrero, Miroglio, Margherita Agnelli, Bertone e altri ancora - sono tutti con Cairo. Cali il sipario, insomma. Quanto all’avvocato Durante, aveva lanciato l'idea di «ripristinare la numerazione storica delle maglie (titolari da 1 a 11, ndr). Per evitare il caos numerico ad imitazione di altri sport. Il 12 sarà ritirato con grande gesto simbolico da parte del futuro presidente».

Al Toro, per la cronaca, il 12 appartiene da anni alla curva Maratona.

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