Un misterioso naufragio. Aleggiano numerosi interrogativi, finora senza una risposta, sulla lussuosa barca, lunga sedici metri, battente bandiera italiana, immatricolata a Napoli e di proprietà di una società di Milano, semiaffondata al largo di Punta della Revellata, in Corsica.
Quando la gendarmeria francese ha scoperto lo yacht, della quale emergeva dallacqua solo la prua, a bordo non cera più nessuno. Ma gli inquirenti transalpini hanno effettuato una serie di rilievi e hanno scoperto sulla chiglia tre fori. Gli investigatori che hanno rinvenuto quei tre buchi non escludono che possano essere tre colpi di arma da fuoco.
«Elleduevidue» è il nome dellimbarcazione e venerdì scorso era stata vista da un gruppo di diportisti in un tratto di mare in cui il fondale arriva a una profondità di mille metri. La barca quindi quel giorno era al largo e questo elemento è stato inserito nel fascicolo dellinchiesta aperta dalle autorità francesi che indagano sul giallo di questo naufragio.
Lo yacht è stato rimorchiato sotto la sorveglianza della Jonquille, il pattugliatore della gendarmeria marittima francese. Limbarcazione battente bandiera italiana è stata condotta in porto, in attesa di alare in secca e di proseguire con i rilievi della gendarmeria. I sommozzatori dei servizi di soccorso hanno invece potuto constatare che gli oblò erano aperti e dalla barca erano stati portati via gli apparecchi radio.
Per gli inquirenti tutte le piste investigative per ora restano aperte: «Non cè nessuna denuncia che la barca sia stata rubata.
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