Gokhan Inler, giugno '84 la dasta di nascita, è uno svizzero atipico. Nel senso che è nato da genitori turchi, ha cominciato la carriera nelle giovanili turche, prima di redimersi e scegliere il calcio svizzero conservando però il doppio passaporto. Dev'essere stata questa condizione a suggerirgli quel comportamento doppio che ha avuto domenica notte al San Paolo. É vero, a metterlo in imbarazzo sono state le dichiarazioni, non riprese da alcuno, da nessun dirigente federale, del presidente del Napoli De Laurentiis. «Lo compriamo noi, a 10 milioni però» quella più esplicita finita sui giornali e in tv senza destare scandalo.
Certo è che domenica sera ha giocato una partita super fino al momento del gol, da fuori area, con un destro a giro che ha battuto De Sanctis. A quel punto lo svizzero-turco o turco-svizzero invece di gioire, affogato dall'entusiasmo dei suoi sodali, si è chiuso in un mutismo sospetto. Si è depresso a tal punto da sbagliare, via via, 4-5 passaggi di fila che invece di innestare il contropiede friulano ha servito palla per le ripartenze ai rivali del Napoli. Alla fine quando gli hanno chiesto spiegazioni sul suo atteggiamento ha spiegato: «Ho molti amici a Napoli». Per uno che è nato a Olten da genitori turchi, avere molti amici a Napoli dopo essere stato negli ultimi 4 anni a Udine, è una "balla" nemmeno molto travestita. La verità è che è stato "prenotato" dal Napoli e impedirgli di proseguire nell'inseguimento al Milan gli è costato un tormento, forse anche un rimorso.
L'unico conto che non torna è il seguente: cosa penseranno i tifosi friulani di Inler e del suo atteggiamento?
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