Roma - Si è conclusa la riunione tra il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e molti dei ministri della squadra di governo che è servita a fare il punto sulle misure del decreto legge anti-crisi che il Consiglio dei ministri varerà domani. L’incontro, iniziato all’ora di pranzo, è durato circa tre ore. Il governo vuole fronteggiare con energia questa delicata fase di congiuntura economica soprattutto puntando ad alleviare i disagi per le classi meno abbienti, senza dimenticare, però, il necessario sostegno alle imprese senza il cui contributo non sarebbe possibile un effettivo ritorno alla normalità.
La linea di Tremonti Il provvedimento anti-crisi messo a punto dal Governo e che domani verrà portato in Consiglio dei Ministri è da considerarsi "un testo aperto" e "concentrerà le risorse sugli obiettivi fissati dall’Unione europea", vale a dire "infrastrutture, grandi e piccole, formazione e lavoro". Secondo quanto si apprende le "risorse" contenute nel dl "sarebbero" ancora "da precisare" ma assicura Tremonti "verranno rispettati i vincoli Ue, le competenze delle regioni e la destinazione territoriale".
Sconti sui farmaci Da gennaio scatteranno gli sconti sui farmaci equivalenti, come ad esempio l’Aulin, che oggi coprono il 25-30% del mercato. Secondo una bozza del decreto legge anticrisi che approderà domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, si legge che in attesa che l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ridetermini entro il 31 marzo 2009 i prezzi dei medicinali equivalenti, "il prezzo al pubblico è ridotto del 7% dal trentesimo giorno successivo a quello della data di entrata in vigore del decreto". Viene abbassato, inoltre, il tetto per la spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale.
Controlli sulle anomalie del credito Con il piano anticrisi il governo avvierà controlli "robusti" per individuare eventuali anomalie nell’offerta di credito alle imprese, attivando poi misure di "dissuasione morale". Lo ha affermato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, intervenendo all’assemblea nazionale della Cna. "Si apre con il sistema creditizio - ha aggiunto il ministro - un rapporto di scambio che ci permette non di nominare gli amministratori, ma di entrare nel merito del credito quando ci saranno delle violazioni".
Autostrade, tariffe congelate Il blocco delle tariffe
autostradali per un periodo di 4 mesi è un’ipotesi allo studio del governo.
Ad affermarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero
Matteoli, parlando a margine della 42esima assemblea dell’Aiscat. "È
un’ipotesi alla quale si sta lavorando, fermo restanto -ha puntualizzato il
ministro- che i contratti delle società autostradali non si toccano".
Quanto poi alla possibilità di un recupero degli aumenti tariffari bloccati,
alla scadenza dei 4 mesi, Matteoli non si è sbilanciato: "Di questo stiamo
discutendo".
Sicurezza delle scuole Le risorse del Fondo
infrastrutture, istituito con la manovra d’estate, saranno destinate anche alla messa in
sicurezza delle scuole. Il fondo prevede il finanziamento di interventi
finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di
telecomunicazione e quelle energetiche. Con il nuovo provvedimento viene indicata tra gli
obiettivi del fondo anche la messa in sicurezza delle scuole.
Bonus familiare Il bonus familiare, l’una-tantum prevista tra le misure anti-crisi, andrebbe da un minimo di 200 euro ad un massimo di mille euro. Sarebbe questa l’ultima versione dei tecnici sul tavolo del governo che domani si appresta a varare il piano anti-crisi. Il tetto di reddito salirebbe a 22mila euro (rispetto ai 20mila delle simulazioni iniziali). Secondo le ipotesi tecniche, un pensionato solo, per esempio, prenderà un contributo di 200 euro se ha un reddito annuo fino a 15mila euro. Per le famiglie gli scaglioni di reddito sarebbero tre: 17mila, 20mila, 22mila. Il contributo varierà anche a seconda del numero dei figli. Al massimo l’una tantum per le famiglie dovrebbe variare da un minimo di 300 euro ad un massimo di mille euro. Secondo fonti tecniche al lavoro sul dossier, il costo di questa misura dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,3 miliardi di euro.
Una tantum per i precari Saliranno dagli attuali 600 milioni a 1-1,2 miliardi di euro le risorse per gli ammortizzatori sociali. Il provvedimento estenderà inoltre la cassa integrazione in deroga anche ai lavoratori con contratto a termine e di somministrazione.
A quanto si apprende da fonti ministeriali, per i collaboratori che non hanno un contratto di lavoro dipendente (ad esempio i co.co.pro), saranno previste forme di tutela non assimilabili alla cassa integrazione: probabilmente si tratterà di un una tantum.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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