Miti infranti, a Piacenza il«re» Bersani ormai è nudo

In Emilia Romagna la caduta degli dei si nota dalle piccole cose. Prendete Pierluigi Bersani (nella foto), per esempio, che da ministro vero è diventato ministro ombra all’Economia nel governo virtuale del Partito democratico. Fino a ieri aveva fama di politico affabile e cittadino esemplare. Ma ecco che una sua vicina di casa, Lorenza Leopardi, prende carta e penna e scrive una lettera alla Libertà, il quotidiano di Piacenza. Dopo aver citato con puntiglio il regolamento del Comune in tema di emergenza neve («compito dei privati la pulizia di fronte ad abitazione o negozio») e aver precisato che «da buoni cittadini, io e mio marito abbiamo pulito più volte negli ultimi giorni il marciapiede», la signora rivela: «Il 9 gennaio, però, ho notato che nessuno degli abitanti di “casa Bersani” (miei “vicini di casa”) ha pulito di fronte all’abitazione, se non il pezzetto davanti al passo carraio e al cancello pedonale (in modo da permettere all’onorevole di salire sull’auto blu senza sporcarsi le scarpe!). Forse l’ex ministro non è interessato all’incolumità dei suoi concittadini?».
L’indignata missiva, di impensabile pubblicazione anche solo tre mesi fa, dimostra che il re è nudo e quindi ritraibile come tale anche in pubblico. A Piacenza da tempo tutti pensavano queste cose, ma nessuno osava dirle né tantomeno scriverle.

Meno ancora i lettori della Libertà immaginavano di vederle un giorno stampate sul loro giornale, che ha pur sempre come socio di minoranza (con una quota del 35%) la Finegil del gruppo Espresso-Repubblica presieduto da Carlo De Benedetti, l’imprenditore che prenotò la tessera numero 1 del Pd.

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