Elena Barassi
I riflessi bianchi dell'iconica scritta posta sulle colline di LA nel 1923 e restaurata nel 1978 dal boss di Playboy Hugh Hefner scintillano sotto il sole californiano. Brillano. Come le 2.400 stelle del marciapiede più famoso al mondo, la Walk of Fame, simbolo per eccellenza dello star system. E come la raffinata Rodeo Drive di Beverly Hills, punteggiata da negozi di lusso ed eleganti caffetterie, giusto pochi isolati da Holmby Hills, parte del Triangolo di platino di LA e con ville in vendita a parecchi billions. Mecca del cinema per antonomasia, con le sue limousine dai vetri oscurati,LA svela da qualche tempo un volto nuovo, soprattutto a Downtown, una vera fucina di cultura metropolitana. Un'avanguardia nel design ed architettura concentrata lungo la spaziosa Grand Avenue dove l'ultimo nato, The Broad Museum, griffato Diller Scofidio + Renfro, racchiude il top dell'arte moderna e contemporanea grazie alla coppia di filantropi Eli ed Edythe Broad. A fianco, la silhouette avveniristica della Walt Disney Concert Hall, sede della LA Philarmonic a firma di Frank Gehry, al cui interno si ascolta musica avvolti da pareti ondulate e soffitti che sembrano gonfiati dal vento.
Chiude il triangolo il prestigioso MOCA, un concentrato di arte contemporanea, dagli anni '60 in poi, dove rimanere incantati davanti alla collezione di Barry Lowen e alle icone della Pop Art. Sempre a Downtown, il Grand Central Market, il mercato più antico della città, è un melting pot di colori e sapori, dove si fa il giro del mondo a tavola. A Brentwood, il quartiere dei divi, il Getty Center, un budget da miliardi di dollari e vista mozzafiato sulla città, è un'opera d'arte en plein air firmata Mayer che racchiude parte delle inestimabili collezioni d'arte del magnate J. Paul Getty. Da qui solo poche miglia per raggiungere la mitica Highway 1 che costeggia il Pacifico fino a San Diego.
Nel mezzo, Orange County, immortalato dalla serie The O.C., rifugio di facoltosi californiani e uno dei grandi miti del Golden State. Soprattutto Huntington Beach, o Surf City, dove dal Pier si osservano intrepidi surfisti sfidare onde gigantesche. Poco più giù, Newport Beach è uno spot da cartolina con gli sfarzosi yacht che ondeggiano nel porto mentre Laguna Beach è da sempre il buen retiro di artisti locali. Più di 70 gallerie in pochi mq e stilosi negozi di interior design. Ma il cuore californiano con quell'allure easy e rilassata è da sempre San Diego, con le sue spiagge infinite, i quartieri avveniristici e un'anima spagnola che si rivela in Old Town, piccole case coloniali e atmosfera messicana. Domina sulla città lo skyline del Coronado Bridge, porta d'ingresso a Coronado Island, dove tra ville da 1000 e una notte e giardini curatissimi, si innalza il Coronado Hotel, simbolo dell'eccellenza vittoriana e set del celebre «A qualcuno piace caldo». Palma d'oro per scenografie indimenticabili anche a La Jolla, il Gioiello, una piccola perla dove lusso fa rima con natura incontaminata.
Un tuffo tra innocui squali leopardo a La Jolla Shores e poi si passeggia lungo Prospect Street per un assaggio di atmosfera very cool. Boutique, caffè, gallerie d'arte, l'hotel La Valencia, amatissimo dal jet set, e ristoranti di tendenza. Tra cui George's California Modern (www.georgesatthecove.com), chef stellato hawaiano, ottimo pesce e oceanview da favola. Oltre ai paesaggi da cartolina la città riserva un coté culturale di livello. E' concentrato all'interno del Balboa Park, il più grande parco urbano degli Usa, dove tra zoo, orti botanici e il Rose Garden che raccoglie più di 130 varietà di rose, vi sono pure 15 musei.
A San Diego si dorme al Kimpton Hotel Palomar (www.kimptonhotels.com), raffinato boutique hotel nel cuore dell'ex quartiere a luci rosse Gaslamp Quarter ad un passo da tutto, mentre a Los Angeles l'indirizzo trendy è Mama Shelter (www.mamashelter.com/en),atmosfera hollywoodiana, high tech, design e autentiche scenografie sul comodino.
Si cena dietro l'angolo, da Gwen (www.
gwenla.com), ristorante con annessa macelleria, nella top ten dei locali della città.Si vola a Los Angeles con American Airlines (www.americanairlines.it) via Heathrow a partire da 600 euro. Info: www.visitcalifornia.com/it.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.