Mitsubishi Fuso prova il furgone ibrido

Daniele Maver è il manager italiano che ha la responsabilità di due marchi premium blasonati e dalla lunga tradizione: Jaguar e Land Rover, entrambi entrati a far parte della galassia Tata Motors. Il colosso indiano, che ha rilevato Jaguar e Land Rover dalla Ford, dopo le iniziali perplessità sollevate dalla comunità finanziaria, sta dimostrando di avere mezzi, capacità e uomini per sviluppare gli ex gioielli della Corona guidati, in Italia, rispettivamente, da Marco Santucci e Arturo Frixa. L’assunzione ai vertici di Tata Motors di un uomo del calibro di Carl-Peter Forster, già numero due di Bmw ed ex presidente di Gm Europa, profondo conoscitore della realtà del Vecchio continente, ne è la testimonianza. A un altro tedesco, Ralph Speth, è stata invece affidata la responsabilità dell’accoppiata Jaguar Land Rover. «È un momento ok per noi - dice subito Maver - si sta infatti creando una vera società globale. Le vendite procedono spedite con un +36,5% da gennaio a maggio. E anche in Italia registriamo un aumento di oltre il 13%».
E i conti?
«Dalle perdite del 2009 si è passati a 500 milioni di profitti. Sono previste anche nuove assunzioni, 1.000 nella sola Gran Bretagna».
Gli indiani sono invadenti?
«Tata svolge il ruolo di azionista e non interferisce nella gestione. Tutti i piani sono stati confermati».
Novità in vista?
«Ai due marchi forti, Jaguar e Land Rover, se ne aggiungerà probabilmente un terzo: Range Rover».
Si spieghi.
«Range Rover è già all’interno di Land Rover. Ma con il lancio di Range Rover Sport si è creato, di fatto, un nuovo brand. Da una parte, dunque, avremo Range Rover, sinonimo di stile aggressivo e guida su strada, dall’altra Land Rover, che si distingue per la capacità di affrontare le situazioni più complesse».
Come li proporrete al pubblico?
«La rete sarà la stessa, ma con corner personalizzati. Offriremo un Range Rover nuovo all’anno, oltre ovviamente alle novità Land Rover. E poi vogliamo portare su Range Rover un pubblico nuovo, soprattutto più giovane e femminile».
Il concept Lrx, intanto, si tasforma in Evoque. Al Salone di Parigi, dopo l’estate, il pubblico avrà modo di conoscerlo. Un bel regalo per il 40° compleanno di Range Rover.
«Evoque sarà la più compatta, leggera ed efficiente delle Range Rover. E avrà anche, una primizia per noi, le sole due ruote motrici».
E poi?
«In settembre arriverà il lancio del nuovo Freelander, mentre per il nuovo Range Rover Sport bisognerà attendere il 2012».
Non possiamo dimenticare l’icona Defender.
«È sulla breccia ormai da più di 60 anni ed è in corso la progettazione del modello nuovo, per il quale sono state mobilitate le principali testate internazionali del settore, affinché contribuiscano, con i loro suggerimenti e attraverso una sorta di competizione, a disegnare il volto del nuovo Defender».
L’impegno sul fronte dell’ecologia?
«Il primo diesel ibrido Range Rover sarà disponibile nel 2012.

Entro fine 2010 saranno effettuati test, utilizzando il diesel 3 litri Tdv6 con trasmissione automatica Zf a 8 rapporti. Obiettivo è raggiungere i 33 chilometri con la sola trazione elettrica, oltre che toccare i 193 orari. Emissioni di CO2 sotto i 100 grammi per chilometro».

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